La Svezia è il Paese più hi-tech, seguono Norvegia e Usa, mentre
l’Italia arranca al 19esimo posto, ultimo fra i paesi del G7. Il
Connectivity Scorecard, creato nel 2008 dal professor Leonard
Waverman, ha reso nota la classifica 2009 sull’utilizzo delle
nuove tecnologie. Ad essere “misurati” sono 50 paesi, in base a
una decina di indicatori, fra cui i livelli di competenza
tecnologia e l’uso delle tecnologie di comunicazione.
Gli Usa perdono dunque la leadership che avevano a fine 2008,
superati dai due Paesi scandinavi. Ma a piangere più di tutti è
l’Italia. “L'infrastruttura per i clienti privati è messa
in risalto da buoni tassi di abbonamenti 3G, ma la presentazione
della banda larga è bassa e l'uso di Internet da parte dei
consumatori può essere descritto al massimo come moderato",
dice il rapporto.
Anche l’e-government e il settore business sono nettamente al di
sotto dei livelli degli altri paesi europei. Le aziende investono
poco in tecnologie e l’e-commerce latita. Tuttavia Leonard
Waverman lascia spazio all’ottimismo: “La ripresa economica e i
pacchetti di stimolo governativi che puntano ad ampliare le reti a
banda larga e lo sviluppo dell'Ict dovrebbero dare spazio
all'ottimismo nei prossimi anni"