Galateri: “Attivare subito 1,4 mld di euro stanziati contro il digital divide”

Il delegato di Confindustria per la banda larga: “Lo sblocco entro il 2009 permetterebbe di completare la copertura entro il 2011”. E sul fronte PA “bisogna arrivare a una totale informatizzazione dei processi di back office”

Pubblicato il 21 Ott 2009

Più banda larga  e meno digital divide, più servizi innovativi
nella PA e meno “carta”.  Può essere riassunto così il
documento di Confindustria 
“Servizi e Infrastrutture per l’Innovazione digitale del
Paese” presentato oggi a Roma in occasione del seminario
“Opportunità per le Imprese e i Mercati dalle Nuove Tecnologie
Digitali” che si è tenuto oggi a Roma.

“Occorre attivare immediatamente le risorse stanziate per il
superamento del digital divide, circa 1,4 miliardi di euro tra
centro e Regioni – ha precisato Gabriele Galateri di Genola,
delegato di Confindustria per le comunicazioni e sviluppo banda
larga -. Questo permetterebbe di completare la copertura a banda
larga di tutta la popolazione entro il 2011, a condizione che le
risorse siano sbloccate nel 2009. In questo senso riteniamo che il
governo possa intervenire anche attraverso altri strumenti per
rendere più conveniente investire nelle reti di nuova generazione.
Come? Semplificando gli adempimenti amministrativi necessari per
l’installazione delle reti fisse e mobili, incentivando gli
investimenti e promuovendo una normativa attenta al mercato e
all’innovazione”.

Sul fronte Pubblica amministrazione è prioritario giungere a una
totale informatizzazione dei processi di back office e alla
digitalizzazione dei rapporti con le imprese, e con i cittadini.
“È necessario lanciare una decisa azione di alfabetizzazione
digitale del Paese, per dare a tutti i cittadini la necessaria
cultura informatica di base per utilizzare i servizi on line (il
50% della famiglie non ha ancora un PC e una connessione in
casa)”, ha concluso Galateri.

L’evento è stato anche l’occasione per presentare il progetto
Roma Città Digitale per dotare la Capitale di una rete in fibra.
"Con "Roma Città Digitale" gli industriali romani
hanno promosso l'adozione di politiche di investimento nel
settore delle reti di comunicazione a larga banda e dei servizi
digitali che favoriscano un contesto competitivo per il sistema
produttivo romano e internazionale – ha sottolineato Aurelio
Regina, presidente della Uir -. L'approvazione, lo scorso
luglio, da parte del Comune di Roma, della "delibera sul nuovo
regolamento scavi rappresenta inoltre il punto di partenza di
questa operazione in quanto consentirà l'avvio della
realizzazione della rete di nuova generazione a partire
dall'area del quartiere Prati, nonchè Ponte Lungo, Appia,
Belle Arti e Settecamini".

“Il piano inizia dal centro di Roma, con l'apertura dei primi
cantieri a novembre, per estendersi fino a fuori del grande
raccordo anulare – ha spiegato Stefano Pileri, vicepresidente
Unione industriali romani (Uir) e presidente di Confindustria
Servizi innovativi e tecnologici -. In tre anni 2009-2010-2011
puntiamo a completare le infrastrutture in fibra ottica in tutta
Roma entro il Grande raccordo anulare e in due anni (2013) fuori
dal raccordo". L’investimento previsto è di 600 milioni di
euro a fronte dei quelli verranno creati circa mille nuovi posti di
lavoro.

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