Un miliardo di euro. Tantono valgono i contratti che la Commissione
europea ha assegnato per la realizzazione del sistema di
navigazione satellitare Galileo, l’iniziativa europea che dovrà
competere con il Gps americano, ma anche con il russo Glonass (il
sistema europeo, però, è un sistema civile, mentre gli altri
due sono finanziati e controllati dalle autorità militari). Grande
beneficiaria dei fondi Ue è la Germania: l’azienda tedesca di
tecnologie spaziali Ohb-System, divisione della Ohb Technology, ha
ottenuto un contratto da 566 milioni di euro per fornire 14
satelliti, come reso noto dalla Commissione stessa. La Ohb ha
superato la concorrente Eads Astrium, che tuttavia resta in gioco
per aggiudicarsi gli ordini per i rimanenti satelliti del
programma, che saranno probabilmente da 8 a 18.
La francese Arianespace, leader mondiale dell’industria del
lancio satelliti con uno share di mercato del 50%, ha ottenuto un
contratto da 397 milioni di euro per il lancio di cinque razzi
Soyuz di costruzione russa, ognuno con due satelliti. I servizi di
supporto al programma Galileo saranno anche made in Italy: la
Commissione ha assegnato un contratto da 85 milioni di euro alla
Thales Alenia Space, che è di proprietà per due terzi della
società francese di elettronica per la difesa Thales e per un
terzo della nostra Finmecannica.
La Commissione europea sta ancora calcolando quale potrà essere il
costo totale di Galileo, ha affermato in conferenza stampa il
commissario ai Trasporti Ue Antonio Tajani. Per ora il programma si
mantiene entro la spesa prevista, ma è possibile che il budget
venga sforato.?"Non posso assicurare che non supereremo i
costi previsti”, ha ammesso Tajani, “a causa dell’aumento del
prezzo dei lanciatori”. Tuttavia secondo una serie di studi
citati dal commissario, Galileo permetterà di risparmiare 90
miliardi di euro entro il 2027. "Il 2014 sarà l’anno in
cui potremo cominciare a fornire i primi servizi”, ha continuato
Tajani. “Successivamente ne introdurremo altri”. La Ohb, che
lavora in partnership con la Surrey satellite technology (sede in
Uk, ma di proprietà francese), ha confermato che dovrebbe essere
in grado di consegnare il primo satellite entro luglio 2012 e
l’ultimo a marzo 2014. "Sarà compatibile con il sistema
Gps”, ha detto Tajani. "Anzi, correggerà il segnale Gps
rendendolo più preciso”.
Galileo ha subito tanti ritardi (il progetto iniziale fu presentato
nel 1999, ma l’accordo finale tra i membri Ue è stato raggiunto
solo a novembre 2007) e per questo nel tempo i costi sono variati.
Originariamente il programma è stato valutato a 3,4 miliardi di
euro, che saranno finanziati con fondi pubblici perché le aziende
private dell’aerospazio e della difesa, dubitando della
reddività del progetto, si sono tirate indietro.