“E’ una situazione poco chiara quella che avrebbe portato Tiscali, società dell’eurodeputato Pd Renato Soru – ad aggiudicarsi la gara per la fornitura di internet alla Pubblica Amministrazione con un ribasso dell’89% rispetto alla base d’asta. I deputati M5S chiedono alla Consob di indagare e al Ministero dell’Economia di fornire chiarimenti sulla gara”.
A denunciarlo in una nota sono i deputati del Movimento 5 stelle che fanno parte della commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera dei Deputati.
Nella nota i deputati parlano citano a sostegno delle proprie perplessità gli articoli di stampa pubblicati alla fine di dicembre sull’argomento, che evidenziavano “un anomalo rialzo del titolo Tiscali, determinato dalle comunicazioni di informazioni price sensitive da parte di Consip”. Se questa notizia fosse confermata, sostengono i parlamentari, “ci troveremmo di fronte ad un fatto molto grave a danno dei risparmiatori”.
“La gestione della gara sul sistema pubblico di connettività che va avanti da quasi due anni è il classico esempio di come in Italia non sia possibile portare innovazione nella PA senza prima definire regole certe per gli operatori e senza intervenire seriamente sul conflitto di interessi – concludono i deputati – L’assenza di regole serie in materia consente, infatti, alla società di un eurodeputato del Pd di aggiudicarsi una commessa pubblica così importante senza che nessuno intervenga quantomeno per verificare l’opportunità di tale aggiudicazione con un ribasso dell’89%. Chiediamo alle autorità di vigilanza, in primis alla Consob, di svolgere le verifiche dovute su quanto accaduto e con un’interrogazione al Ministro dell’Economia di fornire chiarimenti sull’operato di Consip”.
Il primo round per l’assegnazione del servizio era andato a Tiscali nel mese di maggio, all’apertura delle buste, grazie a un offerta con un un ribasso vicino al 90% rispetto alla base d’asta (2,4 miliardi Iva esclusa). Il bando prevede l’affidamento della commessa a più operatori (non più di 4), con un’aggiudicazione al massimo ribasso per un servizio della durata di sette anni. Il bando stabilisce poi che al concorrente che ha presentato i prezzi più bassi sarà assegnata la quota maggioritaria dell’appalto. Quelli che seguono in graduatoria dovranno praticare gli stessi prezzi del primo per aggiudicarsi una quota minoritaria.