Parte dal Trentino l’ultima battaglia contro Cupertino.
L’Antitrust ha aperto un fascicolo su Apple in seguito alla
denuncia del Centro Ricerca Tutela consumatori utenti (Crtcu) sulla
garanzia dei device – iPhone e iPad in primis – a cui la Mela
riconoscerebbe solo un anno di copertura “in palese violazione
degli articoli 132 e 133 del Codice del consumo – denuncia il
Crtu – che prevedono una durata legale di due anni”.
L’Antitrust, che è intervenuta contro Apple e la catena di
negozi Comet, fa osservare che le norme sono chiare sia che i
device siano acquistare tramite Apple Store sia che lo siano
tramite distributore. “Non ha importanza se il rivenditore
coincide con il produttore o meno – spiega l’Autorità – Una
volta che l’utente acquista il dispositivo in Italia, quel
dispositivo deve essere garantito per due anni. Sarà poi un
problema del rivenditore, se diverso dal produttore, stabilire un
accordo con quest’ultimo. Ma non è certo una questione che può
ricadere sulle spalle del consumatore".
Apple e Comet sono accusate di offrire un contratto di assistenza a
pagamento “Apple Care” senza che il consumatore sia avvertito
del fatto che tale contratto si sovrappone al secondo anno di
garanzia legale: Cupertino e il distributore darebbero
un’informazione scorretta sul fatto che sussiste per legge già
un secondo anno di copertura sulle riparazioni, senza bisogno di
acquistare Apple Care.
In una nota l’Antitrust ha sapere di aver deciso “di avviare
una procedura nei confronti della Apple: secondo i primi
accertamenti compiuti dagli uffici la società, insieme alla catena
di vendita Comet, proporrebbe un contratto di assistenza a
pagamento senza chiarire al consumatore che il contratto si
sovrappone temporalmente al secondo anno della garanzia legale che
non comporta costi per il consumatore”.
La questione è ulteriormente complicata dai termini internazionali
della garanzia stabiliti dalla Apple che parlano di un solo anno di
copertura nel quale l'azienda – a sua discreazione – può
riparare il prodotto, sostituirlo, rimborsarlo. Ma trascorsi i 12
mesi il problema non riguarda più Cupertino. E anche rivenditori
trentini sottolineano i termini della normativa. "Apple non
viola le norme – dicono – Queste, infatti, prevedono che nel primo
anno dopo l'acquisto le riparazioni spettino al produttore,
mentre dal secondo anno, per danni di conformità, al
rivenditore". Peccato che alcuni rivenditori esclusivi Apple
si rifiutino spesso di sostituire i device se sono passati più di
dodici mesi.