LA RETE DELLA RICERCA

Garr, prolungate fino al 2040 le attività del Consorzio

Si allunga la vita dell’ente che gestisce la rete in banda ultralarga del sistema della ricerca italiano. Il ministro Profumo: “L’infrastuttura può diventare la dorsale primaria per connettere in maniera integrata università e istruzione”

Pubblicato il 07 Giu 2012

reti-network-internet-111111124340

Si allunga la vita del Consortium Garr. Ieri, in occasione dell’approvazione del nuovo statuto dell’ente alla presenza del ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Francesco Profumo, i presidenti Luigi Nicolais (Cnr), Giovanni Lelli (Enea), Marco Mancini (Fondazione Crui), Fernando Ferroni (Infn) e Marco Pacetti (Consortium Garr), è stato firmati firma è il prolungamento dell’attività fino al 2040 a testimoniare la crescente importanza delle infrastrutture di rete al servizio di ricerca e istruzione e a delineare uno scenario di tecnologie avanzate per il futuro.

L’estensione della durata del Consortium precedentemente fissata al 2016, è quindi un riconoscimento del ruolo fondamentale della rete come strumento di accesso all’informazione e alla condivisione dei risultati scientifici nonché di collaborazione multidisciplinare e internazionale.

È necessario avviare un processo di modernizzazione soprattutto di tipo culturale. Questo passa attraverso infrastrutture meno tangibili ma capaci di dare un indirizzo diverso e un’accelerazione al Paese – sottolinea il ministro Profumo – Garr può essere la dorsale primaria per connettere in maniera integrata università, ricerca e istruzione. Le scuole, oggi, sono il vero investimento per il Paese e vogliamo lavorare per dotarle di un’infrastruttura stabile e a lunga scadenza in grado di abbattere i costi. Il nostro obiettivo è avere tutte le scuole collegate in rete e siamo già pronti per iniziare una sperimentazione a partire dal Mezzogiorno”.

Anche il presidente del consorizio, Marco Pacetti. “Garr sta già raggiungendo gli obiettivi che altri si pongono per il 2020. L’orizzonte temporale del 2040 permette di andare oltre e fare progetti di lunga durata. I nostri piani sono stati validati con standard internazionali indipendenti e abbiamo avviato la realizzazione della nuova rete Garr-X, una rete proprietaria che ha prestazioni sorprendentemente elevate per rispondere alle esigenze dei nostri utenti e da oggi siamo nella posizione di investire a lungo termine sulla fibra ottica, ottimizzando le risorse e risparmiando denaro pubblico, a tutto vantaggio della ricerca e del nostro Paese”.

“La sottoscrizione del nuovo Statuto è un segnale fondamentale per la comunità scientifica italiana – puntualizza il presidente del Cnr Luigi Nicolais – Viene confermata la visione di sistema e la spinta cooperativa a fare di più e meglio, soprattutto in termini di infrastrutture di servizio. Le nuove sfide digitali vanno vinte con l’impegno congiunto fra più istituzioni e su archi temporali ampi. L’obiettivo da porsi è triplice: rendere sempre più accessibili, sicure, veloci le infrastrutture di rete; sviluppare servizi innovativi, economicamente vantaggiosi, tecnologicamente competitivi e socialmente inclusivi; favorire la diffusione di una cultura e creatività digitale capace di spostare sempre più in avanti le frontiere della conoscenza”.

“Il sistema universitario – ha dichiarato Marco Mancini, presidente della CruiI – è tale solo in funzione della sua capacità di garantire un flusso costante di saperi fra le varie sedi che compongono la rete accademica e fra esse e il tessuto sociale e produttivo del Paese. D’altra parte l’incertezza generale sembra ormai governare le sorti dell’Università italiana, cosa che rende impossibile qualunque pianificazione. In questo scenario poter contare per i prossimi decenni su un’infrastruttura affidabile ed efficiente rappresenta per ricercatori, studenti e personale degli Atenei un’importante garanzia per poter svolgere il lavoro con continuità ed efficienza”.

La rete GARR può dunque continuare ad essere protagonista dell’innovazione così come ha fatto fino ad ora collegando più di cinquecento istituti nei vari campi disciplinari: dagli enti di ricerca alle università, dagli istituti di ricerca medica agli istituti culturali, dagli osservatori astronomici alle biblioteche e agli archivi, dalle accademie e dai conservatori ai musei. Una vera autostrada digitale: una rete capillare distribuita sul territorio che fornisce servizi di connettività ad altissime prestazioni e servizi avanzati per i suoi utenti.

La rete Garr sta già ampliando le proprie prospettive verso il Future Internet, il supporto al Cloud computing, l’accesso allo storage e lo sviluppo dei servizi per la mobilità degli utenti e per la semplificazione dell’accesso alle risorse: elementi che diventano sempre più preponderanti e richiesti nella vita quotidiana e nelle attività di ricerca.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Video
Analisi
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati