L'INTERVISTA

Eolo, Garrone: “Neutralità tecnologica cruciale per uno sviluppo equo della banda ultralarga”

Il ceo: “Fiber to the home altamente perfomante, ma nelle zone remote servono sistemi meno costosi e altrettanto efficienti. Fwa chiave di volta”. Al centro della strategia dell’azienda il potenziamento del modello Fiber To The Antenna

Pubblicato il 14 Nov 2023

Guido Garrone_foto

In occasione dell’apertura dei lavori della XVII edizione di Salotto Mix, evento annuale promosso da Mix-Milan Internet eXchange che riunisce gli operatori del comparto Telco in Italia, abbiamo chiesto al ceo di Eolo Guido Garrone di approfondire i punti salienti del suo intervento nel panel  “Broadband Everywhere”.

Garrone ha sottolineato il ruolo strategico svolto dalla tecnologia Fwa nel connettere le aree extra-urbane, che contano quasi 6 milioni di Unità Immobiliari nel nostro Paese, circa il 16% del totale. In queste regioni, come mostra uno studio di The European House – Ambrosetti, sarà necessario concentrare il 90% degli investimenti pubblici e privati per la digitalizzazione del Paese.

La banda larga è uno straordinario driver di innovazione per il sistema Paese: a che punto è l’Italia?

È indubbio che negli ultimi anni il Paese abbia compiuto importanti passi avanti sul fronte della digitalizzazione, specialmente per quanto riguarda la diffusione della banda ultra-larga. Si evidenzia, tuttavia, che permane un gap fra i grandi centri urbani e le realtà caratterizzate da bassa densità abitativa. Si tratta di aree che ospitano circa 6 milioni di famiglie e molte piccole e medie imprese, l’ossatura del tessuto industriale italiano. Non a caso, una recente ricerca prodotta da The European House – Ambrosetti in collaborazione con Eolo ha dimostrato il valore strategico che avrebbe un aumento degli investimenti nella connettività di queste aree: se tutte le province italiane raggiungessero un tasso di sottoscrizione alla Banda Ultra Larga pari a quello della provincia di Milano, il Pil crescerebbe del +3.5%, circa 69 miliardi di euro. Portare la connettività in queste aree è parte costituente della nostra missione. Da quasi vent’anni investiamo per connettere questi territori e contribuire al contrasto del Digital Divide. In un mercato già maturo, noi continuiamo a crescere e, ad oggi, abbiamo raggiunto oltre 650 mila clienti, fra famiglie, imprese e amministrazioni. Segno che la nostra tecnologia risponde ad un bisogno concreto del Paese.

Quali sono gli ostacoli che impediscono un’equa diffusione della banda ultralarga?

Storicamente, la fibra è stata associata alla banda ultralarga, ma anche la tecnologia Fwa consente di fornire prestazioni importanti. Velocizzare la connettività dell’intero Paese passa quindi per il riconoscimento di un principio essenziale quale la neutralità tecnologica negli investimenti pubblici.  Il modello Fiber to the Home è altamente performante nei grandi centri urbani. Il discorso è però diverso per il resto del Paese: nei piccoli comuni l’infrastruttura per l’Ftth risulta spesso dispendiosa e talvolta non realizzabile a causa della natura morfologica del territorio. In queste aree la tecnologia più efficace è proprio l’Fwa, per i costi infrastrutturali più contenuti e la velocità di realizzazione. Una strategia pubblica che tenga quindi conto delle diverse peculiarità dei territori può essere un punto di forza nella diffusione della banda ultra-larga nell’ottica degli impegni presi con il Pnrr e nella lotta al digital divide.

Che ruolo può svolgere l’Fwa nella digital transformation del Paese?

La Fixed Wireless Access, con la sua rapidità di implementazione e i costi contenuti, può essere la chiave per portare la connettività nei territori più difficili da coprire con la fibra, per raggiungere i target del Pnrr e chiudere il gap rispetto alle altre economie avanzate. Eolo vanta una leadership indiscussa nell’applicazione dell’Fwa, maturata grazie allo sviluppo della propria rete e al know-how maturato in 20 anni di impegno sul campo. Per consentire a questa tecnologia di esprimere il suo massimo potenziale è fondamentale, a nostro parere, procedere rapidamente con una riassegnazione della banda a 26 GHz. Auspico che questo processo avvenga mediante procedure competitive che valorizzino gli operatori che hanno dimostrato negli anni di fare un uso efficiente dello spettro assegnato e che dispongono degli asset e delle competenze per contribuire al raggiungimento degli obiettivi di connettività del Paese.

Di recente il Ddl Concorrenza ha stabilito l’aumento dei limiti elettromagnetici. Può realmente accelerare il roll out delle reti?

Sicuramente l’aumento dei limiti elettromagnetici può accelerare il roll out delle reti 5G in Italia. Il precedente limite era restrittivo e rendeva più costoso lo sviluppo. Occorre comunque tenere in considerazione che l’aumento dei limiti elettromagnetici non è l’unico fattore, ma è fondamentale l’individuazione di una strategia chiara sulla gestione della rete e la cooperazione di tutti gli enti coinvolti. Quest’ultimo aspetto in particolare è fondamentale per non rallentare gli investimenti con sovrapposizioni controproducenti. Per questo motivo ribadiamo che, come Eolo, siamo disponibili alla collaborazione con altri operatori, al fine di creare sinergie utili al contrasto del digital divide in tutta Italia.

Quali sono le azioni chiave della strategia di Eolo?

Eolo prosegue nel suo impegno di connettere le aree più periferiche del Paese e i piccoli comuni italiani, destinando importanti investimenti al potenziamento della propria rete. Nello specifico, questi riguardano il potenziamento di servizi ad altissima capacità attraverso la densificazione della copertura a onde millimetriche incrementando il numero di siti radio (Bzts), ed il rilegamento in fibra ottica dei siti radio (Bts) secondo il modello Ftta (Fiber To The Antenna). L’aumento della velocità di connessione che abbiamo portato quest’anno sul mercato, insieme all’importante partnership strategica siglata con Open Fiber, consolidano ulteriormente il nostro ruolo e ci proiettano verso il futuro. Il nostro obiettivo sarà quello di continuare a lavorare per rendere i Piccoli Comuni d’Italia sempre più connessi e digitali, colmando così il digital divide.

Tim ha appena dato il via libera alla cessione della rete: questo come impatterà – se impatterà – sul settore delle Tlc?

Pensiamo che l’interesse del Governo verso le telecomunicazioni sia un fatto positivo, in quanto si tratta di un settore altamente strategico per il sistema Paese e per il suo sviluppo. Seguiamo con attenzione la trattativa in corso, anche se la partita non riguarda direttamente Eolo. Ribadiamo la nostra disponibilità a collaborare con istituzioni e privati per mettere a disposizione il nostro know-how e accelerare il percorso di digitalizzazione del Paese, evitando al tempo stesso inutili e costose duplicazioni di infrastrutture.

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