Le vendite di smartphone non stanno ferme nel mondo. Ma certo rallentano. Nel secondo trimestre 2016 sono state pari a 344 milioni di unità, in crescita del 4,3% rispetto allo stesso periodo 2015: una diminuzione dello 0,5%. Il calo è stato compensato dalla crescita nei mercati emergenti, secondo Gartner. Solo cinque fornitori dalla top 10 mostrano segno di crescita con il più. Tutte asiatiche le società top ten con crescite sul mercato globale: Huawei, Oppo, Xiaomi, BBK e Samsung.
Secondo gli analisti la domanda di smartphone premium ha rallentato nel secondo trimestre perché i consumatori attendono le nuove versioni che saranno lanciate nella seconda metà dell’anno.
Numero uno mondiale Samsung che guadagna quote di mercato: il 22,3% contro il 21,8 dell’anno prima. Apple perde terreno, colpita da un calo del 26% in Cina e nelle regioni chiave del Nord America e dell’Europa Occidentale: ha venduto globalmente 4,4 milioni di unità, la quota di mercato scende mentre le vendite crollano del 7,7%.
Al numero tre, lo share di Huawei è salita all’8,9 per cento dall’8% di un anno prima. Al quarto posto Oppo che vede più che raddoppiare la quota di mercato al 5,4% dal 2,4 di un anno prima.
Xiaomi è il quinto più grande venditore di smartphone al mondo con 15,5 milioni di unità vendute e una quota di mercato scesa al 4,5% dal 4,7.
I primi cinque produttori di smartphone insieme hanno continuato a guadagnare quote di mercato nel secondo trimestre del 2016: dal 51,5% 54.
Quanti ai sistemi operativi: Android aumenta la quota di mercato all’86,2% dall’82,2 mentre le vendite di smartphone con sistema operativo Google sale a 292,9 milioni di unità, spinte dalla crescita delle vendite di dispositivi di fascia medio-bassa nei mercati emergenti.