Internet ha trasformato l’America grazie al suo potere di
generare innovazione e opportunità e a una capacità di
connettere, informare, intrattenere le persone che nessun’altra
tecnologia nella storia dell’uomo ha avuto. Tuttavia, scrive
Julius Genachovski in un articolo oggi sul
Washington Post, siamo ben lontani dall’aver implementato e
sfruttato il pieno potenziale dell’accesso a Internet
ultraveloce, il cosiddetto broadband.
Reti di banda larga diffuse capillarmente possono essere per
l’America il motore di una sostenuta e continuata creazione di
nuovi posti di lavoro e crescita economica. Faranno compiere un
enorme salto di qualità al sistema educativo e sanitario,
realizzando nel contempo grandi risparmi. Internet broadband
permette anche importanti risultati nell’ottica della
conservazione dell’energia.
La realizzazione di reti broadband di nuova generazione, con i
connessi benefici, non arriverà però da sola. Anche se Internet
è stato inventato negli Stati Uniti, in fatto di banda larga siamo
rimasti indietro a diverse altre nazioni. Alcuni studi ci
classificano solo al 15mo posto nel mondo per adozione del
broadband; altri ci fanno avanzare di qualche posizione ma nessuno
ci mette sul podio, dove dovremmo stare.
La nostra nazione è a un bivio high-tech. O ci impegnamo a creare
reti broadband che ci conferiscano la leadership mondiale e
assicurino che il prossimo ciclo di innovazioni e crescita
economica avvenga negli Usa, o restiamo fermi a guardare mentre
invenzioni e posti di lavoro migrano verso quei Paesi del mondo che
hanno infrastrutture di comunicazione migliori, più veloci e meno
costose.
In realtà, ovviamente, non abbiamo una scelta. E’ per questo
che, questa settimana, come voluto dal Congresso e dal presidente
Obama, la Federal communications commission presenterà il primo
National broadband plan: una strategia comprensiva per migliorare
enormemente le nostre reti di banda larga ed estenderne i benefici
a tutti gli americani. La cattiva notizia è che abbiamo molta
strada da percorrere per rispondere alle grandi sfide richieste
dalle infrastrutture di telecomunicazione di nuova generazione.
Eccole, in sintesi. Milioni di americani non possono avere la banda
larga oggi. Proprio così. Eppure, molte delle nostre interazioni
quotidiane si stanno trasferendo online, comprese le inserzioni di
lavoro e la formazione, il che rende il nostro gap inaccettabile.
Ancora: decine di milioni di americani che potrebbero avere accesso
alla banda larga, non si sono abbonati. I nostri sondaggi mostrano
che non si sono connessi al broadband perché non possono
permetterselo, non sanno usarlo o non ne conoscono i potenziali
benefici.
Continuando, la grande maggioranza degli americani non ha
connessioni broadband sufficientemente veloci da sfruttare i grandi
vantaggi della tecnologia, come l’apprendimento video o la
diagnosi medica da remoto o decine di altre applicazioni esistenti
o che vengono sviluppate ogni giorno.
Un imprenditore non può gestire oggi una piccola azienda senza
banda larga, eppure il 26% delle sedi di aziende nelle aree rurali
non ha accesso a un modem via cavo standard e più del 70% delle
piccole imprese ha scarso o nessun accesso alla banda larga.
Inoltre, man mano che il broadband mobile acquista importanza, ci
troveremo di fronte a una carenza di spettro, il vero ossigeno
elettromagnetico su cui corrono i nostri network wireless. Il punto
di partenza per risolvere questi problemi è fissare una serie di
obiettivi che sono ambiziosi ma raggiungibili se c’è un impegno
nazionale. Come?
Primo, per assicurare che ci sia davvero
opportunità per tutti, ogni americano dovrebbe avere accesso a
tutti i servizi broadband essenziali direttamente a casa.
Secondo, per far sì che l’America abbia le reti
avanzate necessarie per rafforzare la competitività delle aziende,
dobbiamo aumentare nettamente la capacità delle nostre reti.
Questo vuol dire andare verso un Gb a ogni Comune e creare il più
grande mercato mondiale della banda larga ultraveloce a prezzi
convenienti – un’iniziativa che abbiamo definito "100
Squared”, perché si impegna a portare 100 megabits al secondo a
100 milioni di case, a prezzi abbordabili, cosicché gli
investitori di tutto il mondo convergano numerosi verso la nostra
piattaforma.
Terzo, dobbiamo assicurarci di catturare il
prossimo ciclo di cambiamenti, essere leader nel mondo per
velocità e copertura delle nostre reti mobili. Quarto, per
garantire la sicurezza di tutti gli americani, ogni ente preposto a
rispondere alle chiamate di emergenza deve avere accesso a un
network di pubblica sicurezza su banda larga di scala nazionale,
wireless e interoperabile.
Tramite politiche intelligenti, possiamo creare un terreno
favorevole e accelerare gli investimenti privati necessari a
portare questo futuro nel presente. Se c’è la volontà politica,
possiamo riappropriarci dello spettro di cui le nostre reti
wireless hanno bisogno per svilupparsi. Possiamo trasformare il
fondo multimiliardario che supporta la disponibilità universale di
comunicazioni voce tradizionali in un nuovo fondo che sostiene il
broadband universale. Possiamo stimolare la concorrenza, per
esempio, rimuovendo le barriere, incoraggiando gli investimenti e
dando più potere e informazioni ai consumatori perché il mercato
funzioni. E possiamo offrire a ogni americano gli strumenti per
promuovere l’alfabetizzazione digitale, prerequisito
indispensabile per partecipare alla new economy. Se mettiamo in
pratica queste e altre idee, possiamo sfruttare le potenzialità di
una tecnologia capace di far compiere un decisivo balzo in avanti
al nostro benessere economico e sociale, con una portata mai vista
dopo l’avvento dell’elettricità.
Immaginate un mondo in cui i bambini nei quartieri più poveri
abbiano accesso nelle aule scolastiche ai migliori insegnanti del
mondo e nella loro stessa casa ai libri di testo più aggiornati.
Andate con la mente a un futuro in cui gli anziani affetti da
diabete che vivono nelle aree rurali, lontano dal medico, possano
avere consigli sulla dieta da seguire direttamente sul computer di
casa.
La storia ci insegna che le nazioni che guidano le rivoluzioni
tecnologiche raccolgono enormi benefici. Noi possiamo prendere la
guida della nuova rivoluzione della banda larga, fissa e mobile. Ma
solo a patto di agire subito.