Agevolazioni Iva per le transazioni online e ruolo chiave della Rai
per alfabetizzare la popolazione all’uso della Rete. Queste le
proposte di Paolo Gentiloni, deputato del Pd ed ex ministro delle
Comunicazioni, annunciate questa mattina al convegno “L’Italia
in Rete” in corso a Roma, presso la sede del Pd. “È necessario
ridurre uno dei ritardi più gravi dell’Italia, quello
sull’e-commerce: solo il 7% degli italiani lo usa contro il 20%
degli europei”.
In tema di banda larga “è bene che l’Italia si dia obiettivi
credibili e ravvicinati – ha detto Gentiloni-. Proponiamo di
fissare un obiettivo obbligatorio di servizio universale: 2 Mb per
tutti i cittadini entro il 2011”. Gentiloni ha richiamato
l’attenzione anche sui 700 milioni per la banda larga previsti
dal governo Berlusconi per l’abbattimento del digital divide:
“più volte annunciati, dopo un anno, sono tutt’ora dispersi, e
la maggioranza in Parlamento due settimane fa ci ha chiesto un
ordine del giorno per il recupero di quei fondi. La gravità è che
la scarsa attenzione del governo alla banda larga contrasta col
piano internazionale”.
Il Pd propone inoltre l’ipotesi di un modello italiano per le Ngn
“fortemente territoriale e capace di valorizzare le risorse
pubbliche dello Stato, delle Regioni e degli enti pubblici”.
Riguardo al “destino” di Telecom Italia Gentiloni dice no alla
fusione con Telefonica e allo scorporo della rete: “è necessario
preservare un asset determinante per il Paese – ha detto Gentiloni
-. La riedizione di cordate sul modello Alitalia troverebbe
un’opposizione frontale da parte del Pd e delle forze
sindacali”.