Stop alle bollette-shock per chi utilizza gli smartphone
all'estero. Dal primo luglio, come stabilito dalla Ue, gli
operatori di telefonia mobile saranno obbligati ad avvertire i
clienti non appena raggiungeranno la soglia di 50 euro di traffico
dati, e dovranno tagliare il collegamento alla banda larga mobile
in caso di tetto superato, a meno che il cliente non chieda
esplicitamente di continuare a spendere.
Il regolamento Ue sul roaming, entrato in vigore lo scorso,anno,
che ha già tagliato le tariffe lo scorso luglio, prevede,per il
2010 un nuovo ribasso. Secondo l' Eurotariffa fissata dalla Ue
nel 2009, le chiamate effettuate dall'estero scenderanno da
0,43 euro a 0,39 al minuto (iva esclusa), mentre quelle ricevute
passeranno da 0,19 a 0,15. Inoltre, le chiamate verso la propria
segretaria telefonica dovranno essere gratuite. E ulteriori ribassi
sono previsti per i prossimi anni. Dal primo luglio 2011, le
chiamate in uscita scenderanno a 0,35 euro e quelle in entrata a
0,11 euro.
Anche navigare con i telefonini dall'estero costerà di meno.
Gli altri servizi di roaming, come l'invio di mail o fotografie
e la navigazione su Internet tramite telefoni cellulari o computer
portatili, sono regolati a livello d'ingrosso tramite una
tariffazione massima applicata tra gli operatori. Dal primo luglio,
la tariffa media all'ingrosso che l'operatore di una rete
ospitante potrà applicare all'operatore di una rete
d'origine del cliente in roaming per la fornitura di servizi
non dovrà superare l'importo di 0,80 euro per magabyte di dati
trasmessi (iva esclusa).
Nonostante il progressivo calo delle tariffe, però, la concorrenza
nel settore non è ancora abbastanza forte. A lanciare l’allarme
la relazione intermedia della Commissione Europea. Secondo il
report “gli operatori di telefonia mobile hanno abbassato le
tariffe di roaming in linea con i massimali tariffari stabiliti
dalle norme europee introdotti per la prima volta nel 2007 e
modificati nel luglio scorso – si legge -. I prezzi sono più
trasparenti; il costo delle chiamate in roaming è diminuito di
oltre il 70% rispetto al 2005 e quello di messaggi di testo
scambiati tra utenti degli Stati membri è calato del 60%. I
consumatori però non usufruiscono ancora di tariffe molto
inferiori a quelle imposte dalla normativa dell'Ue”. Nella
relazione dunque Bruxelles giunge alla conclusione che la
concorrenza nel mercato Ue del roaming non è ancora abbastanza
forte da offrire ai consumatori una miglior scelta e migliori
tariffe.
"Da quando sono state adottate le prime norme sul roaming,
utilizzare il cellulare o un altro apparecchio mobile quando siamo
in un altro paese dell'UE è divenuto sempre meno caro – il
commissario europea per l'agenda digitale, Neelie Kroes -. Ma a
tre anni dall'introduzione delle norme, la maggior parte degli
operatori offre prezzi al dettaglio che comunque si aggirano
intorno ai massimali tariffari. Se nel mercato del roaming
dell'Ue vi fosse una maggiore concorrenza i consumatori
potrebbero godere di una scelta nonché di tariffe
migliori."
La Commissione ritiene che le norme europee diano agli operatori un
ampio margine che consente loro di offrire tariffe di roaming più
attraenti, al di sotto dei limiti prescritti. Quel che in ultimo si
vorrebbe ottenere è che entro il 2015 la differenza tra le tariffe
di roaming e quelle nazionali diventi pressoché nulla, in linea
con gli obiettivi dell'Agenda digitale europea.
Dall'analisi della Commissione emerge inoltre che è aumentato
l'uso dei servizi di roaming: nonostante le stime diano un calo
dei viaggi del 12%, il volume complessivo delle chiamate ricevute e
degli Sms inviati dai consumatori in un paese dell'Ue diverso
dal proprio è cresciuto negli ultimi due anni. Nell'estate
2009, in particolare, in seguito all'introduzione in tutta
l'Ue del massimale tariffario di 11 centesimi per gli Sms, è
stato inviato il 20% in più di messaggi rispetto all'estate
precedente.
Il volume dei servizi di roaming dati è aumentato di oltre il 40%
nel 2009. Con la crescente diffusione degli smartphone e di altri
dispositivi portatili, è possibile che questa tendenza
continui.
Entro fine giugno 2011 la Commissione riesaminerà completamente le
norme sul roaming adottate nel 2009, per valutare se gli obiettivi
sono stati raggiunti e se il mercato dei servizi di roaming
funziona a dovere, in particolare come mercato unico digitale.