Giulio Napolitano: “Serve creare arena competitiva”

Il presidente dell’Organo di vigilanza sulla parità di accesso alla rete di Telecom Italia invita gli Olo ad “attendere le scadenze temporali prima di pronunciarsi sulla bontà del modello Open Access”

Pubblicato il 09 Ott 2009

Otto riunioni già fatte, 19 determinazioni adottate, 5
raccomandazioni volte a migliorare il recepimento degli
adempimenti, 2 verifiche in corso, di cui una appena conclusa,
volte a valutare se gli impegni siano stati adempiuti. Queste le
attività messe a segno – da aprile ad oggi – dall’Organo di
vigilanza sulla parità di accesso alla rete di Telecom Italia,
annunciati questa mattina a Capri durante il convegno Between “La
banda: tra l’uovo e la gallina”, dal presidente Giulio
Napolitano il quale oltre a ricordare il ruolo “super partes”
dell’organo di vigilanza ha invitato gli Olo ad “attendere le
scadenze temporali prima di pronunciarsi sulla bontà del modello
Open Access”.

“Per poter apprezzare il valore dell’operazione – ha detto
Napolitano – è necessario attendere, sia per verificare
l’adempimento degli impegni sia perché gli effetti concreti sul
mercato variano nel corso del tempo. Alcuni producono effetto
immediato altri sono processi ingegneristici e di mercato che
richiedono più tempo”. Napolitano ha inoltre aggiunto che
“l’organo di vigilanza non serve a moltiplicare le arene
regolatorie. Non siamo un’altra autorità: non abbiamo poteri
sanzionatori. La nostra ambizione è creare un’arena cooperativa,
dare gli impulsi giusti e offrire agli Olo un luogo di verifica,
stimolo e risoluzione di problemi specifici. È importante la
funzione proattiva che possiamo svolgere”.   

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