"Assurda e ridicola". Con queste parole gli analisti
spagnoli, intervistati dalla testata economica Expansion,
definiscono l'ipotesi di un'offerta pubblica di scambio per
fare il via alla fusione fra Telefonica e Telecom Italia. Lo
riporta l'edizione online della testata economica spagnola
Expansion. Non esiste alcun motivo valido per cui Telefonica si
debba inbarcare in un'operazione del genere, che ridurrebbe i
poteri di Telefonica in Europa, sostengono gli analisti.
"L'operazione non crea alcun valore per gli azionisti di
Telefonica che, in Europa, dovrebbe puntare all'acquisizione di
società di dimensioni molto più ridotte rispetto a quelle di
Telecom Italia. "Se l'azienda spagnola volesse puntare al
controllo di Telecom dovrebbe farlo attraverso la holding Telco
come già ha fatto prima Pirelli".
Inoltre, la fusione creerebbe gravi problemi in Sud America con le
autorità Antitrust visto che Telefonica e Telecom Italia operano
sugli stessi mercati.
Secondo uno studio della casa d'affari Bernstein, Telefonica
dovrebbe pagare per ogni azione Telecom 1,55 euro contro i circa
1,1 euro quotati dalla società italiana a Piazza Affari: vale a
dire che il valore di Telecom Italia sarebbe valorizzata per
oltre 20,7 miliardi di euro.