Nel 2010 sono raddoppiate le minacce per la telefonia mobile, + 65%
rispetto all’anno precedente, con oltre 1.000 varianti di virus
appartenenti a 153 tipologie di famiglie di programmi malevoli.
E’ quanto emerge dal database virus di Kaspersky Lab.
La crescente popolarità della piattaforma Android ha portato ad
una crescita dell’attenzione dei cyber criminali: nell’agosto
del 2010 è stato rilevato il primo virus per il mercato Android,
da quella data sono stati individuati altri 15 virus appartenenti a
7 diverse famiglie. In quest’ultimo periodo è stato scoperto
anche il primo virus per l’Apple iPhone. Si tratta di un virus
che va ad infettare solo i dispositivi che sono stati sbloccati per
scaricare giochi e applicazioni non approvate da Apple – in gergo
jailbreakkati.
“Gli smartphone sono oggi un target molto interessante per
cyber-criminali a causa della crescente quantità di dati preziosi
che sono conservati e dalla mancanza di consapevolezza degli utenti
delle minacce esistenti per la telefonia mobile”, spiega Denis
Maslennikov, Senior Malware Analyst a Kaspersky Lab a seguito della
notizia degli attacchi hacker ad alcuni cellulari dei vip di
Hollywood. “L’uso dei Trojan Sms è ancora il mezzo più
diffuso attraverso il quale i cyber criminali riescono a guadagnare
soldi – precisa Maslennikov – La ragione è relativamente
semplice: ogni dispositivo mobile, sia esso uno smartphone o un
normale cellulare, ha un collegamento diretto con il denaro del
proprietario attraverso il suo mobile account. È proprio questa
connessione diretta che i cyber-criminali sfruttano
attivamente”.
A partire dal 2010 l’invio di messaggio di testo non è più
l’unico attacco che i cyber-criminali usano sulle differenti
piattaforme, per cercare di guadagnare soldi. Altri modi sono ad
esempio il re-indirizzare gli utenti di internet bankig mobile su
siti di phishing, o rubare le password inviate dalla banca sul
dispositivo mobile. Le minacce per mobile stanno diventando sempre
più complesse e sofisticate, come ad esempio la creazione di
software che riescono a controllare il dispositivo da remote.
“Significa che gli attacchi lanciati sui dispositivi mobili hanno
raggiunto un livello completamente nuovo”, afferma Denis
Maslennikov, autore di Mobile Malware Evolution: An Overview, Part
4, “The list of platforms targeted by malicious programs expanded
considerably in 2010.”
La maggior parte dei malware per cellulari continua ad infettare la
piattaforma Java 2 Micro Edition (J2ME) che è il supporto più
diffuso per i dispositivi mobili. Questo vuol dire che non solo gli
smartphone ma anche i telefoni più basici sono a rischio
infezione. La seconda piattaforma più colpita è Symbian, Python
al terzo posto.