Secondo un nuovo studio di Frost & Sullivan, mentre le
organizzazioni sempre più spesso mettono a disposizione di una
forza lavoro globale sofisticati strumenti tecnologici, i loro
dipendenti stanno cambiando il proprio modo di lavorare e
contribuiscono al miglioramento dei risultati di business.
Lo studio “Meetings Around the World II: Charting the Course of
Advanced Collaboration”, sponsorizzato da Verizon e Cisco,
analizza come i professionisti di aziende e agenzie governative
collaborano tramite avanzati strumenti di collaborazione come VoIP
(Voice over Internet Protocol), instant messaging o videoconferenze
ad alta definizione o Cisco TelePresence. Oltre a misurare
l’impatto dell’utilizzo delle tecnologie di collaborazione
sulle performance di business e stabilire un modello di misurazione
del ritorno degli investimenti sulla collaborazione, lo studio ha
identificato a livello mondiale anche approccio e tendenze verso
l’adozione di tecnologie emergenti in ambito aziendale.
“I professionisti hanno sottolineato a grande maggioranza i
vantaggi offerti dall’implementazione di avanzati strumenti di
collaborazione IP per il mantenimento di un vantaggio competitivo.
Oltre a questo, lo studio ha evidenziato interessanti sviluppi
relativi alla vita lavorativa odierna”, ha dichiarato Blair
Crump, Group President of Worldwide Sales di Verizon Business.
“Abbiamo identificato le tendenze correlate al telelavoro e ai
modi in cui professionisti di tutto il mondo preferiscono
utilizzare le tecnologie per migliorare la produttività, ridurre i
costi per gli spostamenti e trovare un equilibrio tra lavoro e vita
privata.”
Il nuovo studio ha mostrato come al giorno d’oggi gli strumenti
di collaborazione svolgano un ruolo vitale nella vita lavorativa e
come l’approccio possa variare a seconda dell’area geografica.
Le principali tendenze sono: il Voip è una tecnologia chiave per
la realizzazione di applicazioni avanzate di comunicazione e
collaborazione. I responsabili IT, che in passato nutrivano dubbi
sul Voip rispetto alla fonia tradizionale, oggi sfruttano gli
investimenti nelle reti IP per disporre di forme più avanzate di
comunicazione e strumenti di collaborazione. Di fatto, il 92% dei
responsabili IT intervistati ha indicato la qualità dei sistemi
Voip come almeno altrettanto buona, se non migliore, di quella dei
sistemi telefonici tradizionali. Le organizzazioni cinesi stanno
largamente adottando le tecnologie UC&C, con l’89% che utilizza
qualche tipo di tecnologia Voip come servizio telefonico
principale.
Secondo i professionisti più impegnati, le tecnologie di
collaborazione aiutano a gestire lo stress e la tensione. Più del
60% degli intervistati di tutto il mondo ha dichiarato di ritenere
impegnativa la propria vita professionale, in particolare negli
Stati Uniti, seguiti da India e Australia. Più della metà degli
intervistati ha dichiarato che gli strumenti di collaborazione
permettono di trovare un migliore equilibrio tra lavoro e vita
privata e di ottenere un maggiore controllo della propria vita
lavorativa. Secondo più di metà dei professionisti, le tecnologie
di comunicazione permettono di restare sempre aggiornati e di
contribuire alle attività di business, consentendo di cogliere le
opportunità non appena si presentano, grazie alla possibilità di
restare in contatto ovunque ci si trovi.
I lavoratori talvolta hanno una relazione di amore-odio con la
tecnologia. Lo studio ha rivelato che i professionisti oggi
vogliono un maggiore controllo della propria vita e il 58% degli
intervistati dichiara che talvolta desidera essere irraggiungibile.
Allo stesso tempo, il 52% degli intervistati afferma che i nuovi
dispositivi di comunicazione consentono alle persone di ottenere
maggiore controllo sulla propria vita. Inoltre, quasi la metà
(47%) dichiara che non potrebbe fare a meno di effettuare
conferenze da remoto.
La fiducia nelle tecnologie di virtual meeting sta aumentando.
Circa il 61% vede nelle tecnologie di collaborazione un sistema per
ridurre le esigenze di spostamenti di lavoro (una percentuale
praticamente immutata rispetto al 60% registrato nel 2006). Più
della metà ritiene che l’utilizzo di strumenti di conferencing –
come audio, web o video conferencing – rappresenti una valida
alternativa agli incontri di persona con i contatti aziendali. Per
quanto riguarda le singole aree geografiche, gli intervistati
europei preferiscono lavorare in ufficio piuttosto che da casa e
preferiscono le riunioni di persona e gli spostamenti di lavoro
all’utilizzo delle conferenze telefoniche. Al contrario, gli
intervistati della regione Asia-Pacifico e degli Stati Uniti
ritengono le conferenze una valida alternativa alle riunioni di
persona.
Il telelavoro si sta affermando. Quasi la metà degli intervistati
(47%) dichiara che la propria organizzazione ha adottato un qualche
tipo di politica formale per il telelavoro. Tuttavia, meno di un
terzo (27%) utilizza il telelavoro almeno una volta alla settimana
e il 22% ricorre al telelavoro quotidianamente. Allo stesso tempo,
il 61% degli intervistati ha affermato che desidererebbe lavorare
da qualsiasi posizione. I risultati mostrano che l’India è il
paese in cui il telelavoro è più diffuso, con il 59% delle
organizzazioni che dispongono di una politica formale per il
telelavoro e il 48% dei dipendenti che ricorre al telelavoro
quotidianamente, seguita da Hong Kong, con il 54% delle aziende che
dispongono di una politica formale per il telelavoro e il 26% dei
dipendenti che ricorre al telelavoro quotidianamente. Stati Uniti e
Cina si piazzano al terzo posto, con il 47% delle organizzazioni
statunitensi e il 64% di quelle cinesi che dispongono di una
politica formale per il telelavoro e il 25% dei dipendenti
statunitensi e il 21% di quelli cinesi che ricorre al telelavoro
quotidianamente.
L’ambiente è una priorità. Più della metà (53%) dichiara che
la riduzione delle emissioni di un’organizzazione e altre
considerazioni relative alla tutela dell’ambiente rappresentano
importanti fattori per la determinazione dei requisiti delle
tecnologie di collaborazione. Questa tendenza è particolarmente
marcata in Cina, seguita da India e Svezia.
La cultura della collaborazione ha tratti distintivi in base alle
aree geografiche. Lo studio identifica delle tendenze globali, ma
allo stesso tempo gli intervistati in tutto il mondo hanno
manifestato delle differenze per area geografica nel proprio modo
di lavorare. Per ulteriori informazioni, visitare
http://www.verizonbusiness.com/resources/factsheets/fs_collaboration-stats-and-attitudes_en_xg.pdf.
“Anche se l’adozione di avanzate tecnologie di collaborazione
può contribuire al superamento dei confini geografici, rimangono
differenze culturali di cui è necessario tenere conto per trarre
il massimo dalle interazioni di business a seconda del paese e
dell’area geografica”, ha dichiarato Carlos Dominguez, Senior
Vice President with the office of Chairman and CEO di Cisco.
“Così come non ci sono due Paesi uguali, non ci sono due
collaboratori uguali e vediamo in questa diversità un valore che
promuove l’innovazione futura.’’