Salta l’approvazione del Dpr sulla golden share al Consiglio dei ministri. A quanto si apprende, del decreto presidenziale con il Regolamento che individua “le attività strategiche nei settori dell’energia, dei trasporti e delle comunicazioni” per l’applicazione dei cosiddetti “poteri speciali” dello Stato, non si è discusso nel corso del Consiglio dei ministri e difficilmente il tema verrà affrontato nella prossima riunione dell’Esecutivo. Aumentano pertanto le probabilità che sarà il prossimo Governo a varare il provvedimento.
Il provvedimento sulla golden share include anche le per le reti telefoniche utili alla sicurezza nazionali, insieme alla rete di trasporto del di approvvigionamento, di di trasmissione dell’elettricità, porti e aeroporti di interesse nazionale.
In particolare, per quanto riguarda le telecomunicazioni, si legge nel testo composto di 4 articoli, “gli attivi di rilevanza strategica sono individuati nelle reti e negli impianti utilizzati per la fornitura dell’accesso agli utenti finali dei servizi rientranti negli obblighi del servizio universale”, fatte salve le disposizioni contenute nelle direttive Ue. Sono anche incluse le “reti private virtuali, in uso alle amministrazioni dello Stato competenti in materia di salvaguardia della pubblica sicurezza, del soccorso pubblico e della difesa nazionale”, “collegamenti dedicati ad uso esclusivo alla realizzazione della Rete Interpolizia per Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza e per il Ministero della Difesa”.
Lo schema di decreto del Presidente della Repubblica deve attuare il decreto legge del marzo 2012 che rimandava a norme successive per l’individuazione degli asset da includere nella protezione pubblica.