Dopo l’inchiesta aperta sull’indicizzazione dei risultati del motori di ricerca, Google finisce di nuovo sotto la lente delle autorità antitrust dell’Ue anche per Android. Bruxelles starebbe meditando l’apertura di un’indagine ufficiale per investigare su presunti comportamenti anti-concorrenziali a vantaggio del sistema operativo. Lo scrive il Financial Times, secondo cui l’indagine, che si trova ancora in fase preliminare, è figlia di segnalazioni depositate lo scorso mese di aprile da Nokia e Microsoft.
La tesi dell’accusa è che Google favorisca la diffusione di smartphone e tablet che utilizzano Android tramite accordi “sotto costo” con i produttori per la cessione di licenze Android.
La Commissione Europea verificherà inoltre se Google abbia imposto ai produttori di smartphone contratti in esclusiva, a patto di garantire la preinstallazione di determinati servizi della società di Mountain View, in particolare YouTube, a bordo dei device.
Google si è difesa dicendo che “Android è una piattaforma aperta che alimenta la concorrenza. Produttori di cellulari, carrier e consumatori possono decidere come utilizzare Android, comprese le applicazioni che vogliono usare”.
Nei prossimi mesi si vedrà se la Commissione Europea intende aprire un procedimento formale nei confronti di Google.
Intanto, l’associazione dei consumatori Usa Consumer Watchdog ha chiesto all’autorità antitrust americana presso il Dipartimento della Giustizia di bloccare l’acquisizione per un miliardo di dollari di Waze, la start up israeliana specializzata in social mapping, da parte di Google. Secondo l’associazione dei consumatori Usa l’acquisizione cancellerebbe la concorrenza, con grave danno dei consumatori, nel settore delle mappe digitali, dove la società di Mountain View è già presente nel settore mobile, in posizione dominante dopo l’acquisto di Waze, con Google Maps.