La storia di Nexus One continua ad essere piuttosto turbolenta.
Forse spinta anche dai recenti abbandoni di alcuni dei maggiori
carrier americani, Google ha infine deciso, come si legge sul suo
blog ufficiale, che non userà più come canale di vendita del
telefonino il proprio negozio online, bensì i negozi fisici.
Google spiega che a gennaio, mese in cui è stato presentato Nexus
One, due erano gli obiettivi da conseguire: introdurre innovazione
tra i telefonini con sistema Android, e renderne veloce e facile
per i consumatori l'acquisto.
Ma mentre l'adozione globale della piattaforma Android ha
superato le aspettative di Big G (che parla di 65.000 cellulari
Android venduti ogni giorno globalmente), il web store non ha
conquistato altrettanti consensi. E' rimasto un canale di
nicchia per i cosiddetti early adopters: è chiaro, ammette Google,
che molti clienti vogliono vedere e toccare il telefono prima di
acquistarlo, e desiderano anche una vasta gamma di piani tariffari
tra cui scegliere (un’affermazione che segnala la volontà di
Google di cercare nuove alleanze con gli operatori mobili).
Per questo da oggi Nexus One sarà sempre più presente nei negozi:
come già sta facendo in Europa, Google cercherà di collaborare
con partner di tutto il mondo per offrire il suo smartphone nei
canali di vendita tradizionali. Quando sarà raggiunta una
disponibilità capillare di Nexus One nei negozi, Google smetterà
di venderlo sul web store, che resterà solo come vetrina per
mostrare la varietà di telefonini Android disponibili a livello
globale: si tratta, ricorda ancora Big G, di 34 modelli connessi
con 60 operatori, e la cifra è solo destinata ad aumentare.