Adios alla Spagna. Come promesso, e nonostante l’appello a un ripensamento del governo da parte degli editori, Google News Espana cessa le sue attività da oggi. “E’ con grande rammarico che procediamo alla chiusura che si rende necessaria con i recenti cambiamenti della legge spagnola – scrive oggi l’azienda californiana in un comunicato visibile sul sito Google News Espana -. Da oggi scompaiono da Google News tutti gli editori spagnoli”.
A niente è dunque è servita la richiesta inoltrata dall’Aide, l’associazione degli editori spagnoli, al governo affinché ripensasse le leggi che hanno innescato la guerra contro Google. La nuova normativa, che entrerà in vigore a gennaio, impone che per la pubblicazione di link e sintesi di articoli venga corrisposto un canone all’associazione degli editori. “Ma dato che il business model di Google News non si basa sulla pubblicità per noi questo nuovo approccio risulta insostenibile. Google News crea valore reale per questi editori: la pubblicazione di link ai loro siti genera ricavi pubblicitari”.
Nei giorni scorsi Irene Lanzaco, portavoce dell’Aede, aveva spiegato che gli editori “non chiedono a Google di fare un passo indietro, ma di aprire trattative”. Una situazione del genere si era già verificata in Germania, quando Axel Springer (editore di bild.de, welt.de, computerbild.de, sportbild.de e autobild.de) aveva rinunciato a chiedere a Google di non comparire nei risultati delle ricerche, dopo aver valutato le conseguenze della decisione e temendo un crollo del traffico sui propri siti.
“Questa nuova legge – aveva denunciato nei giorni scorsi Richard Gingras, a capo di Google News – impone alle testate di richiedere un compenso a Google News per mostrare anche piccoli frammenti del loro testo, indipendentemente dal fatto che queste vogliano farsi pagare o no. Google News, disponibile in più di 70 edizioni internazionali in 35 lingue, è un servizio gratuito e include fonti che spaziano dai principali quotidiani del mondo a piccole pubblicazioni locali e blog. Gli editori possono decidere se far apparire o meno i loro articoli. “Per secoli, gli editori – aggiunge Gingras – si sono scontrati con i limiti insiti nella distribuzione delle copie stampate. Internet ha cambiato tutto, creando incredibili opportunità ma anche sfide concrete per gli editori, che hanno visto aumentare la competizione nell’attrarre lettori e investimenti pubblicitari. Noi continueremo a impegnarci per aiutare l’industria dell’informazione ad affrontare queste sfide e siamo felici di continuare a collaborare con le migliaia di partner che abbiamo nel mondo, così come in Spagna, per aiutarli ad aumentare lettori e fatturato online”.