Frequenze radio nel mirino di Google negli Usa. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, il search engine sta trattando con Dish Networks, operatore satellitare a stelle e strisce, che detiene alcune frequenze radio per ora inutilizzate nel settore mobile. Secondo le fonti citate dal Wall Street Journal, le trattative fra Google e Dish Networks non sono in stato avanzato e potrebbero chiudersi con un nulla di fatto. Ma l’attivismo di Google su tutto il fronte del mobile è un dato di fatto. Dimostrato dall’acquisizione di Motorola Mobility, per la produzione di smartphone con il suo brand, e dal predominio del search engine nel mercato dei sistemi operativi mobili, con Android che rappresenta il 75% dei terminali sul mercato.
Dish Networks, dal canto suo, detiene delle frequenze dal 2008 ed è alla ricerca di partner industriali per sfruttarle. “Anche se per ora siamo soltanto in una fase preliminare, l’interesse di Google per le frequenze dimostra il suo interesse per il mercato della telefonia mobile”, ha detto Paul Sweeney, analista di Bloomberg. Di certo l’acquisizione del diritto d’uso di risorse spettrali consentirebbe a Google di entrare in diretta concorrenza con i carrier americani, At&t e Verizon in primis. “E’ vero anche che oggi tutti parlano con tutti e che le opportunità per degli abboccamenti sono molte”, aggiunge l’analista di Bloomberg.
Detto questo, l’interesse di Google per il controllo delle infrastrutture di rete è stato dimostrato a più riprese, non ultima a Kansas City, dove il motore di ricerca ha varato una rete in fibra ottica che promette prestazioni superiori alla media delle connessioni del paese. L’obiettivo è quello di offrire banda larga sufficiente per il trasporto dei contenuti realizzati su YouTube, che già oggi rappresenta una fetta importante del traffico. Infine, un’altra molla che spinge Google a investire in frequenze radio è la volontà di diffondere il Google Wallet, la soluzione di m-payment ostracizzata negli usa da Verizon e At&t, che bloccano l’utilizzo dell’applicazione sulle loro reti.
C’è da dire, però, che un eventuale accordo fra Google e Disk Networks sulle frequenze dovrebbe passare sotto la lente della Fcc (Federal communication commission) che avrebbe l’obbligo di decidere sul possibile cambio di destinazione delle frequenze, oggi destinate al mercato satellitare e non mobile.