IL DEBUTTO

Google sfida Apple: made in Usa l’anti-iPhone di Motorola

Si chiama Moto X e sarà prodotto in Texas il primo smarpthone prodotto da Motorola Mobility dopo il take over da parte dell’azienda di Mountain View

Pubblicato il 30 Mag 2013

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Google si prepara a sfidare l’iPhone di Apple, con uno smartphone tutto ‘made in Usa’ chiamato ‘Moto X’ che sarà lanciato sul mercato a ottobre ad un prezzo inferiore dei maggiori competitor, l’iPhone 5 e il Galaxy S4. A produrlo sarà Motorola Mobility in Texas. ‘Moto X’ sarà il primo smartphone targato Motorola da quando è stata acquistata da Google nel 2012. La mossa del gruppo di Mountain View ha una duplice valenza: punta a sfidare la concorrenza, dando un senso all’acquisizione miliardaria di Motorola Mobility, non solo sul lato del prodotto ma anche su quello della “reputazione” economica.

In una fase in cui l’amministrazione Obama spinge per trasformare gli Stati Uniti in un “magnete di posti di lavoro” invitando la Corporate America a riportare le proprie attività su suolo americano, Google si vanta di produrre il suo Moto X vicino a Fort Worth in Texas. Detto questo, Motorola Mobility non otterrà trattamenti di favore da Google rispetto agli altri produttori di smartphone che utilizzano Android.

Mentre Apple è stata lodata a Washington per volere riportare in patria la produzione di una linea di Mac, Google dichiara in una nota che il suo dispositivo sarà “il primo smartphone in assoluto a essere assemblato dentro i confini americani”.

Per questo incoraggia gli interessati a candidarsi per un posto di lavoro: ce ne sono 2mila in palio. In realtà, i componenti come processori e schermi saranno prodotti in Asia, ma il 70% delll’assemblaggio sarà realizzato negli Stati Uniti.

Motorola Mobility, acquisita da Google per 12,5 miliardi di dollari nel 2012, ha perso quote di mercato in modo costante nell’ultimo anno, surclassata da Apple e Samsung. La produzione del nuovo Moto X partirà in agosto in uno stabilimento texano.

Il Ceo di Motorola Mobility Dennis Woodside ha detto che, grazie ad un particolare sistema di sensori, Moto X sarà più “consapevole” di ciò che accade intorno all’utente e che agirà di conseguenza, ad esempio accendendo la fotocamera appena estratto dal taschino.

Motorola sta inoltre studiando come le nuove modalità del wearable computing possano confermare l’identità dell’utente di smartphone; Motorola è al lavoro con i design di tatuaggi elettronici da sfruttare per l’autenticazione.

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