Vita breve per il sistema Gps. La rete satellitare che offre al
mondo le funzioni Gps, infatti, sembra corra il rischio di entrare
in crisi e forse di andare ko nel giro di un anno, se non verranno
attivati nuovi satelliti che la rafforzino. L'allarme è
partito da un'agenzia del governo federale americano, che teme
black-out per le operazioni militari e disagi anche per chi
utilizza il Gps per direzioni stradali su navigatori per auto e
telefonini.
Secondo una relazione del Gao, l'ufficio che si occupa di
controllare la spesa pubblica americana, la mancanza di sufficienti
investimenti e la cattiva gestione potrebbero danneggiare alcuni
dei satelliti che mandano i segnali Gps. Le apparecchiature in
orbita sono monitorate e mantenute in funzione dai primi anni
'90 dall'Air Force, l'aviazione militare statunitense.
"Non sappiamo se l'Air Force sarà in grado di di
acquistare nuovi satelliti in tempo per mantenere il servizio Gps
ed evitare interruzioni a operazioni militari e utenza
civile", afferma il rapporto. Il Gao aggiunge che l'Air
Force ha mostrato di essere in difficoltà a mantenere funzionante
la rete Gps senza interruzioni. "Negli ultimi anni ci sono
stati significativi problemi tecnici e di conduzione di
appalti", ha rivelato l'analisi. Se i tentativi di
mantenere operativa la rete dovessero fallire, ne risentirebbero
gli automobilisti e i possessori di telefonini in grado di ricevere
la mappatura Gps. Ad avvantaggiarsene potrebbe essere il progetto
Galileo, il sistema di navigazione satellitare europeo che mira a
competere con quello Usa.