L'ANNUNCIO

Green Pass, T-Mobile lancia l’ultimatum: i dipendenti no-vax saranno licenziati

Dura la linea dell’operatore Tlc negli Usa: deadline il 2 aprile. Servirà la doppia vaccinazione. Prime misure già dal 21 febbraio: in congedo non retribuito i lavoratori senza prima dose

Pubblicato il 31 Gen 2022

covid-coronavirus

I dipendenti che non avranno completato il ciclo vaccinale anti-Covid, ossia che non saranno in possesso di certificazione con doppia dose, saranno licenziati: questo l’annuncio della telco T-Mobile che ha fissato la deadline al prossimo 2 aprile. Dura la linea dell’operatore di Tlc, che si applica ai dipendenti della filiale Usa: saranno esentati solo coloro che non possono essere vaccinati per comprovati motivi di salute. “Comprendiamo che la decisione è profondamente personale per alcuni dipendenti, ma crediamo che fare questo passo ci metterà nella posizione migliore per proteggere la nostra comunità”, ha puntualizzato la società in una nota. T-Mobile non è la prima delle aziende tecnologiche a imporre la vaccinazione: Google, ad esempio, prevede un congedo non retribuito fino a sei mesi prima.

Il piano di T-Mobile – annunciato a tutti i dipendenti in una email inviata dal capo delle risorse umane –  prevede che coloro che non avranno effettuato la prima dose entro il 21 febbraio saranno posti in congedo non retribuito. Per entrambe le scadenze, l’azienda richiede ai dipendenti di caricare la prova della vaccinazione su un database interno. Dopo la seconda dose, devono ottenere un “Pass Magenta” che indichi la vaccinazione completa.

Nel frattempo però una sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti lo scorso 13 gennaio ha bloccato il piano dell’amministrazione Biden che puntava all’obbligo vaccinale per tutti i dipendenti delle aziende con oltre 100 dipendenti.

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