Un appello all’Ue, per semplificare il processo di consolidamento in atto nel settore delle Tlc e per semplificare il quadro regolatorio del settore, affinché l’Europa non resti in ritardo nello sviluppo dell’Lte. A lanciarlo è il Gsma, l’associazione che raccoglie i maggiori operatori mobili globali, presieduta da Franco Bernabè. L’ecosistema del mobile nel 2012 ha generato il 2,1% del Pil dell’Unione Europea, a fronte di 53 miliardi di euro in contributi pubblici e 394mila posti di lavoro. Questi in sintesi i numeri del settore mobile, pubblicati nel report realizzato dal Gsma “The Mobile Economy 2013”, presentato ieri a Bruxelles in occasione della Mobile 360-Conference.
I ricavi generati dall’industria mobile, però, sono calati l’anno scorso in Europa, spingendo la Gsma a dire che l’Ue è in ritardo nel roll-out dell’Lte e dei servizi connessi. Nonostante il tasso di abbonati alla telefonia mobile sia il maggiore al mondo, con una percentuale del 79%, l’Europa è l’unica regione del mondo dove i ricavi del mobile sono in calo, dai 162 miliardi di eruo del 2010 ai 151 miliardi di euro del 2012. Fra le misure che potrebbero contribuire al miglioramento del quadro la Gsma spinge su una miglior armonizzazione dello spettro radio, su regole meno restrittive sul terreno dei merger e delle acquisizioni, allo scopo di favorire il consolidamento del settore. L’associazione chiede inoltre un quadro normativo che garantisca maggior flessibilità nelle politiche di pricing, una maggior trasparenza nella catena del valore di Internet, piuttosto che norme e divieti sull’utilizzo delle informazioni relative ai consumatori.
La crescita del mobile è costante. Oggi, metà della popolazione globale usa il cellulare o lo smartphone, negli ultimi quattro anni il numero di abbonati a servizi mobili è aumentato di un miliardo, raggiungendo quota 3,2 miliardi di abbonati. Visto il trend di crescita, nel 2017 gli abbonati aumenteranno di 700 milioni di unità, per superare quota 4 miliardi nel 2018.
Il traffico dati cresce in maniera esponenziale. Nel 2012 c’erano 62 milioni di sottoscrittori a servizi Lte, che secondo le stime del Gsma diventeranno 920 milioni nel 2017, pari ad un abbonato su cinque.