Modernizzare le regole, aumentare la disponibilità di spettro e rendere coerente le norme sulla sicurezza e sulla privacy. Sono questi alcuni fattori che possono contribuire allo sviluppo di un mercato unico delle Tlc in Europa. Lo scrive la Gsma in una lettera inviata al commissario per l’Agenda digitale, Neelie Kroes, firmata dal dg Anne Bouverot da dieci top manager di compagnia europee.
“Condividiamo – si legge nella missiva – la convinzione della Commissione europea che un mercato unico delle telecomunicazioni competitivo può contribuire a soddisfare questa sfida e sostenere la crescita , l’occupazione e il benessere dei cittadini in tutta l’Unione europea”.
Entrando nel dettaglio della missiva, secondo la Gsma, elemento essenziale per il mercato unico è l’eliminazione degli “strati obsoleti e inutili della regolamentazione” nonché l’applicazione coerente delle norme indipendentemente dalla tecnologia usata, da chi fornisce il servizio o dove si trovano gli utenti.
Sul versante investimenti, le telco evidenziano la necessità di un quadro antitrust orientato a ristrutturare il mercato e a sostenere il consolidamento, leva essenziale per rilanciare la spesa.
In questo contesto è necessaria una “riforma ampia e coraggiosa della gestione dello spettro in Europa” che dovrebbe essere incentrata sul rilascio di nuove frequenze per il mobile in maniera “armonizzata”.
“È necessaria una regolamentazione equilibrata in tutta la catena del valore per aprire opportunità a tutti i player siano essi telco siano provider di servizi Internet – prosegue la missiva – Gli operatori devono avere la libertà commerciale di poter sviluppare nuovi modelli di business, innovare a livello di rete e a livello di servizio nonché di offrire servizi personalizzati al fine di ripristinare il clima degli investimenti e la concorrenza nel mercato globale”.
La Gsma accende, infine, i riflettori sulla privacy e sulla sicurezza per ricostruire la fiducia dei cittadini. “Dobbiamo – conclude la lettera superare l’attuale mosaico di norme che compromettere una proteazione efficace e coerente dei consumatori di servizi digitali”.
Oltre a Bouverot hanno firmato la lettera:
- Timotheus Hottges, ceo di Deutsche Telekom
- Christian Salbaing, Deputy Chairman, Hutchison Whampoa Europe
- Stephane Richard, chairman e ceo di Orange
- Marco Patuano, ceo di Telecom Italia
- Cesar Alierta, Executive Chairman and ceo di Telefonica
- Hannes Ametsreiterceo di Telekom Austria Group
- Jon Fredrik Baksaas, President e ceo, Telenor Group and Chairman, Gsma Board
- Johan Dennelind, President e ceo di TeliaSonera
- Jo Lunder, ceo di VimpelCom
- Vittorio Colao, ceo di Vodafone Group