Il settore europeo delle telecomunicazioni sta perdendo rapidamente posizioni rispetto a quello degli Stati Uniti, dove la realizzazione delle reti mobili di nuova generazione e l’attivazione dei servizi 4G sono molto più avanzati: è l’allarme lanciato dal nuovo report della Gsma “Mobile wireless performance in the Eu and Us”.
La situazione europea è il risultato di anni di investimenti in contrazione e rischia di minare la nostra competitività. Come rivela lo studio, realizzato con la società di consulenza Navigant Economics, nel 2007 gli investimenti sulle due sponde dell’Atlantico erano più o meno equivalenti, ma negli anni successivi negli Usa sono cresciuti del 70%, mentre in Europa sono diminuiti.
La differenza di spesa tra Usa e Europa si è cominciata a allargare proprio mentre diventavano disponibili le nuove tecnologie 4G ultra-veloci per dati mobili, a tal punto che quasi il 20% delle connessioni mobili americane useranno la banda larga mobile su reti 4G, o Lte, entro la fine di quest’anno, contro meno del 2% in Europa. In media, i consumatori americani spendono più di quelli Ue per i servizi mobili e li usano più intensamente: cinque volte più minuti voce e quasi il doppio di dati. Le velocità di connessione dati negli Usa sono già il 75% maggiori che in Europa e per il 2017 saranno veloci più del doppio.
Si tratta di risultati-shock per l’industria mobile europea, commenta Tom Philips, head of government and public affairs della Gsma, anche perché “il gap negli investimenti tra le due regioni continua ad allargarsi”, afferma Philips. “In Europa l’eccesso di regolamentazione rende troppo costoso investire, mancano le economie di scala”.
“L’Europa è stata pioniere del mobile e la prima ad assumere la leadership”, sottolinea Anne Bouverot, director general della Gsma. “Purtroppo questo studio conferma che l’Europa ha perso il suo primato nel mobile e sta rimanendo parecchio indietro alle altre economie avanzate, tra cui gli Stati Uniti. I fattori dietro queste deludenti performance sono tanti, ma è chiaro che riforme regolatorie potrebbero migliorare la situazione”.
Secondo la Gsma, l’Europa gode di prezzi “bassi” (i consumatori europei pagano per i servizi mobili quasi la metà di quelli degli Stati Uniti) ma a danno di investimenti e innovazione. L’associazione vorrebbe un regime regolatorio diverso che faciliti il consolidamento; anzi, secondo la Gsma, senza sostanziali modifiche alle norme vigenti, è improbabile che il settore telecom europeo chiuda il gap con gli Stati Uniti.
Alla Commissione europea, che si prepara a pubblicare la sua proposta per la creazione del singolo mercato del digitale e delle telecomunicazioni europeo, la Gsma chiede di rivedere la posizione su fusioni e acquisizioni: per l’associazione dell’industria mobile europea questo permetterebbe ai nostri player di godere di condizioni simili a quelle degli Usa, dove ci sono solo poche grandi aziende nel settore, contro gli oltre 100 operatori mobili d’Europa.
Per la Gsma la crescita del settore telecom europeo può essere ripristinata anche con regole incentrate sulla facilitazione degli investimenti e dell’innovazione piuttosto che la gestione diretta dei prezzi. L’assocazione fa appello ai regolatori perché sia accelerata la liberazione, l’assegnazione e l’armonizzazione delle frequenze mobili per i servizi di nuova generazione. “Occorre andare avanti col rilascio del primo dividendo digitale: nei prossimi anni l’Europa avrà fame di spettro”, afferma la Gsma. “E’ fondamentale che la Commissione europea garantisca l’assegnazione e armonizzazione della banda dei 700MHz per i servizi di banda larga mobile”.
“Il singolo mercato europeo per il mobile può fornire un importante stimolo alla crescita ma la Commissione Ue dovrebbe mantenere nella regolamentazione un approccio light-touch e semplificato”, continua la Gsma. “Tra gli incentivi per far partire gli investimenti nel broadband che dovrebbero essere varati immediatamente ci sono l’eliminazione delle restrizioni al network sharing e i sussidi per la copertura nelle aree rurali”.
Per la Gsma sarà fondamentale infine che la Commissione metta a punto un coraggioso piano che preveda collaborazioni pubblico-private paneuropee atte a stimolare la crescita e gli investimenti in nuove tecnologie e servizi. “Crediamo che con queste importanti riforme potremo ristabilire la leadership dell’Europa nel mobile e stimolare crescita e investimenti nella nostra industria, con benefici socio-economici per i cittadini di tutta l’Ue”, concude la Bouverot.