SES ASTRA

Guerrieri: “La Rai scommetta sul satellite”

Il general manager di Ses Astra Italia: “Il servizio pubblico dovrebbe puntare di più su immagini di qualità”. E su RaiWay dice: “Può essere valorizzata anche per i servizi mobili”

Pubblicato il 05 Giu 2014

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“In un mercato globale che vede l’incessante crescita della domanda di trasmissioni tv in alta qualità, l’Italia è tra i principali paesi protagonisti”. Lo dichiara Pietro Guerrieri, general manager di Ses Astra Italia, secondo cui “la Rai dovrebbe iniziare a prendere maggiormente in considerazione soluzioni tecnologiche molto più flessibili ed economiche, come il satellite, che garantiscono qualità delle trasmissioni in alta definizione e diffusione capillare del segnale”.

“Il servizio pubblico italiano – continua Guerrieri – dovrebbe distinguersi anzitutto per la qualità delle immagini trasmesse, che oggi non è all’altezza della richiesta del mercato e dell’offerta di altri paesi europei, come Germania e Regno Unito ad esempio, dove l’HD è ormai lo standard. Come Ses Astra Italia abbiamo sempre creduto e incentivato lo sviluppo delle innovazioni tecnologie televisive ed é anche grazie a noi se si è recentemente riusciti a fornire una diffusione in HD per i canali Rai più importanti”.

Il manager conclude: “Se in Europa siamo già al lavoro per avviare la diffusione dell’Ultra HD, in Italia c’è ancora molto lavoro da fare per diffondere l’HD. Le antenne di Rai Way, di cui tanto si parla in questi giorni, potrebbero essere valorizzate anche per la fornitura di servizi mobili delle società di telecomunicazioni. La Rai massimizzerebbe in questo modo i propri asset, attraverso uno sfruttamento più idoneo delle infrastrutture terrestri, e al tempo stesso sarebbe in grado di restare al passo con gli standard di qualità richiesti dal mercato”.

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