ULTRABROADBAND

Hedberg: “Sì alla rete unica se il modello sarà wholesale only”

L’Ad di WindTre: “Favorevoli all’impegno del governo ad accelerare in tutto il Paese la diffusione della banda ultralarga basata sulla fibra ottica. L’Italia può ricoprire un ruolo importante nella gigabit society che si sta costruendo in Europa”

Pubblicato il 09 Ott 2020

WI 2017-06-27 JEFFREY HEDBERG

“Il Governo ha condiviso con gli operatori la propria determinazione ad accelerare in tutto il Paese la diffusione della banda ultra-larga basata sulla fibra ottica. Noi siamo molto favorevoli, è un obiettivo importante per tutto il Paese: sia per le famiglie sia per le imprese. L’Italia può ricoprire un ruolo importante nella Gigabit society che si va costruendo in Europa, se non rallenta e continua invece a investire sulle infrastrutture digitali. WindTre c’è e ci sarà. Abbiamo segnalato al Governo, insieme con altri operatori, che una società nuova, creata per realizzare un’infrastruttura unica, deve avere un modello di business wholesale only, cioè che non faccia il fornitore e il concorrente al tempo stesso e garantisca a tutti parità di condizioni di accesso alla rete”. Lo afferma Jeffrey Hedberg, amministratore delegato di WindTre, in un’intervista al DigitEconomy.24, report del Sole 24 Ore Radiocor e della Luiss Business School,  a proposito del confronto in corso con Governo e Cdp sul progetto di realizzazione di una rete unica delle Tlc che coinvolga Tim e Open Fiber.

“L’Italia ha gestito in modo molto efficace la crisi pandemica e adesso può rilanciarsi nel quadro internazionale anche grazie alle reti 5G e ultrabroadband – prosegue Hedberg –  che hanno reso possibile la continuità produttiva e l’erogazione di servizi in molti settori. Noi e le altre aziende di telecomunicazioni abbiamo già investito molto sulla rete 5G e ora il Paese ha un vantaggio oggettivo rispetto ad altri. Per sfruttare questo vantaggio è necessario muovere i passi successivi: investire sui servizi pubblici basati sul 5G per realizzare un salto di qualità a beneficio di famiglie e imprese, a partire dalla sanità, con i modelli di eHealth, e sostenere gli investimenti delle imprese manifatturiere nel campo dell’Internet of Things per accelerare sull’Industry 4.0“.

Di pari passo con gliinvestimenti infrastrutturali, secondo l’Ad di WindTre, sarà fondamentale investire sulle e-skill: “Sviluppare le competenze e i talenti è una sfida ancora più complessa di quella infrastrutturale – sottolinea – ma è altrettanto importante. Ognuno può fare la propria parte passando dalla retorica all’azione. In WindTre abbiamo varato un transformation plan che è stato molto apprezzato anche dai sindacati, proprio perché prevede ingenti investimenti nella formazione. Uno sforzo che coinvolge le università pubbliche e private e altri partner. Il Paese ha bisogno di accelerare il passaggio dal mondo della formazione a quello aziendale attraverso programmi e iniziative coerenti con l’evoluzione della domanda di lavoro. Che cambia rapidamente, quindi è necessario che la formazione venga organizzata in modo più elastico, più adattativo”.

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