Primo semestre più che positivo per il colosso cinese delle soluzioni Ict Huawei, i cui risultati operativi per la prima metà del 2014 rilevano una crescita del fatturato del 19% rispetto allo stesso periodo del 2013, per un totale di 21,8 miliardi di dollari, e un margine operativo del 18,3%, in crescita sul margine operativo del 12,2% del 2013.
“I risultati operativi semestrali sono in linea con le nostre aspettative”, ha commentato Cathy Meng, Chief financial officer di Huawei. “Grazie ai crescenti investimenti in tecnologie Lte in tutto il mondo, Huawei ha consolidato ulteriormente la sua leadership nella banda larga mobile. La rapida crescita del business in ambito software e servizi innovativi ha assicurato il mantenimento di una crescita stabile nel segmento Carrier. Il nostro impegno nel settore Enterprise ha iniziato a dare ottimi risultati, infatti abbiamo riscontrato un rapida crescita in questa area. Infine”, continua Cathy Meng, “abbiamo registrato un successo importante nel segmento Consumer grazie alla crescente riconoscibilità del brand e alla vendita di dispositivi mobili innovativi in tutto il mondo; ad esempio il nostro smartphone di punta – Huawei Ascend P7 – è commercializzato in oltre 70 paesi”.
La Cfo ha aggiunto che per il 2014 Huawei è certa di mettere a segno “una crescita sostenibile, confermando la solidità delle nostre attività operative e risultati finanziari positivi”.
Importante l’espansione del business Enterprise, dove, nota il Wall Street Journal, Huawei è ancora indietro rispetto ai concorrenti americani Cisco Systems e Juniper Networks, ma è in ascesa e pronta a fare di questa attività uno dei motori principali della crescita dell’azienda nei prossimi anni.
Le entrate e gli utili di Huawei hanno continuato a salire negli ultimi anni, sottolinea ancora il Wall Street Journal, spinti sia dalla domanda interna cinese di reti più veloci, sia dalla crecita all’estero, in particolare in Europa, Medio Oriente e Africa. L’espansione di Huawei prosegue dunque nonostante lo stallo nel business della fornitura di attrezzature di rete negli Stati Uniti, dove, come noto, un report del Congresso ha concluso nel 2012 che le attrezzature del vendor cinese potevano rappresentare un pericolo per la sicurezza nazionale, determinando di fatto l’uscita di Huawei da questo segmento del mercato americano. Il vendor cinese ha anche subito il divieto da parte del governo australiano a partecipare alla National Broadband Network, dietro consiglio delle agenzie australiane per la sicurezza nazionale.
Guardando al futuro, Huawei ha detto di confermare il suo impegno nel campo dell’innovazione e della cooperazione strategica per creare valore per i suoi clienti “contribuendo allo sviluppo dell’industria Ict e alla creazione di un mondo sempre più connesso”.