Trasferimento illegale della proprietà intellettuale a Nokia
Siemens Networks: questa l'accusa mossa da Huawei a Motorola
contro cui il produttore cinese ha presentato formale denuncia presso la Corte
americana competente per il Distretto settentrionale
dell'Illinois. L'accusa arriva in un momento cruciale per
Nsn, impegnata a finalizzare l'acquisizione degli asset
networks di Motorola ad un prezzo di 1,2 miliardi di dollari. Sul
deal è attesa la pronuncia da parte dell'Antitrust cinese in
vista del completamento dell'operazione entro il primo
trimestre di quest'anno.
Huawei rende noto che il contratto di collaborazione stipulato nel
2000 con Motorola, nel dare licenza alla company americana di
rivendere ai propri clienti le soluzioni di rete wireless Huawei –
incluse quelle per l'accesso radio ed i prodotti per la
copertura Umts e Gsm – obbligava Motorola a mantenere la totale
segretezza sulla proprietà intellettuale delle tecnologie.
Segretezza che – stando alla denuncia di Huawei – non sarebbe stata
mantenuta: secondo l'azienda cinese la decisione da parte di
Motorola di trasferire le proprie attività di infrastruttura
wireless a Nsn, diretto competitor di Huawei, avrebbe comportato la
divulgazione di informazioni confidenziali allo scopo proprio di
danneggiare il business di Huawei.
La cinese chiede che Motorola e Nsn modifichino i termini della
transazione per impedire il trasferimento a Nsn della porzione del
business di Motorola connessi alle reti Gsm e Umts. Huawei cita sia
Motorola Mobility sia Motorola Solutions, le nuove divisioni create
a inizio anno.
Un portavoce di Nokia Siemens Networks ha dichiarato che la
società non intende commentare notizie legate a procedimenti
legali pendenti. E da parte sua Motorola ha optato per il totale
silenzio sulla questione.