IL BOARD OF DIRECTORS

Huawei, Meng Wanzhou nominata chairwoman: salgono a quattro i presidenti

Protagonista della lunga vicenda giudiziaria la Cfo e figlia del fondatore Ren Zhenfei entra nel team di vertice a rotazione che vede in carica Liang Hua, Eric Xu e Ken Hu. Guo Ping assume l’incarico di presidente del Supervisory board

Pubblicato il 04 Apr 2022

meng huawei

Meng Wanzhou è stata nominata rotating chairwoman di Huawei, un chiaro segnale di ritorno alla normalità per l’azienda cinese dopo che la figlia del fondatore Ren Zhengfei è rientrata in Cina. Meng è anche vice-chair e mantiene il ruolo di direttore finanziario.

‘Lady Huawei’ ha trascorso quasi tre anni agli arresti domiciliari in Canada accusata di frode e con rischio di estradizione negli Stati Uniti. È tornata in Cina a settembre del 2021.

Come presidente a rotazione, Meng (che usa Sabrina come nome occidentalizzato) prende il posto di Guo Ping e si affianca, nel Board of directors, agli altri tre chairmen, così come compaiono sul sito di Huawei: Liang Hua, Xu Zhijun (Eric Xu), Hu Houkun (Ken Hu). Insieme a Guo ha presentato alla fine di marzo i risultati finanziari del gruppo. Guo è invece diventato presidente del Supervisory board.

Huawei perfeziona la governance interna

Questi cambiamenti vengono regolarmente fatti al fine di continuare a ottimizzare e perfezionare la struttura di governance interna e assicurare longevità all’azienda, ha affermato Huawei.

L’elezione si è svolta nell’ambito della normale attività di governance della società e nel rispetto della relativa “Carta” di Corporate governance.

Il Board of directors di Huawei è il massimo organo preposto alla strategia aziendale, gestione delle operazione e soddisfazione dei clienti. La sua missione, come si legge sul sito del vendor cinese, è guidare l’azienda nel futuro. Esercita la sua autorità decisionale per la strategia corporate e la gestione operativa e si assicura che siano tutelati gli interessi dei clienti e degli azionisti. Il Board of directors e il comitato esecutivo sono guidati da presidenti a rotazione che, durante il loro turno, sono l’executive con la posizione più alta.

Il Supervisory board è invece il massimo organo di supervisione di Huawei. Esercita autorità di supervisione per conto degli azionisti della società ed è responsabile della sopravvivenza, dello sviluppo e delle prospettive di lungo termine dell’azienda. Le sue attività principali includono la gestione dei leader, le revisioni aziendali e la visione strategica. I membri del Supervisory board sono stati eletti dalla Commissione dei rappresentanti e votati dall’Assemblea degli azionisti.

Il Supervisory board ha istituito il Comitato esecutivo, che agisce dietro sua autorizzazione.

Il caso “Lady Huawei”

Alla fine del 2018, nel bel mezzo della trade e tech war tra gli Stati Uniti e la Cina, ‘Lady Huawei’ è stata arrestata in Canada su richiesta degli Stati Uniti con l’accusa di frode bancaria legata alle sanzioni Usa contro l’Iran. Dopo quasi tre anni di procedimento, alla fine si settembre Meng Wanzhou è tornata in Cina. Il suo arresto ha segnato l’inizio di una grave crisi diplomatica tra Pechino e Ottawa e la detenzione in Cina di due canadesi per rappresaglia.

Con sede a Shenzhen, nel sud della Cina, Huawei ha circa 195.000 dipendenti ed è presente in oltre 170 Paesi. La società non e’ quotata e pertanto non è soggetta agli stessi obblighi di certificazione dei conti o di indicazione nella pubblicazione dei risultati dei gruppi di borsa. Di fronte alle pressioni americane, l’azienda si è rifocalizzata sul mercato cinese e sta diversificando le proprie attività, in particolare nel cloud computing e nelle auto connesse.

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