FiberCop pubblica per la prima volta i risultati pro-forma standalone della propria attività: al 30 settembre 2024 l’operatore di infrastrutture nato come entità indipendente dallo scorporo dell’intera rete fissa Tim ha messo a segno ricavi per 2,9 miliardi di euro. La performance, unita a una solida base di 14,7 milioni di linee attive nei segmenti Ftth, Fttc, Adsl e Voce, conferma il ruolo di FiberCop quale principale fornitore wholesale di banda larga in Italia. L’Ebitda normalizzato e l’Ebitda normalizzato dopo il leasing si collocano rispettivamente a 1,6 e 1,4 miliardi di euro, offrendo pieno sostegno ai piani di investimento della società nello sviluppo della rete in fibra ottica Ftth (Fiber to the Home) in Italia.
“Siamo molto soddisfatti di questi primi risultati e della nostra capacità di garantire una separazione ordinata e la continuità aziendale”, ha commentato Luigi Ferraris, amministratore delegato di FiberCop. “Siamo ben posizionati per raggiungere l’obiettivo Pnrr in termini di sviluppo della rete Ftth nelle aree del Paese a bassa e media densità e confermiamo il nostro impegno rispetto al piano nazionale per garantire connettività a banda ultra larga al maggior numero possibile di famiglie e imprese italiane. I risultati operativi e finanziari del trimestre, in linea con le nostre aspettative, rappresentano una solida base per continuare a realizzare i nostri significativi programmi di investimento”.
I risultati operativi del gruppo
Sul fronte operativo, lo sviluppo della rete in fibra ottica Ftth procede a ritmi sostenuti, con la copertura di 11,6 milioni di unità immobiliari a fine settembre 2024, pari a un incremento di 1,4 milioni rispetto a dicembre 2023.
FiberCop sta procedendo allo sviluppo degli investimenti sia nelle aree inserite nel piano autonomo sia in quelle designate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
A settembre 2024, FiberCop ha raggiunto 10,7 milioni di unità immobiliari nelle aree grigie e nere in cui investe in modo autonomo, pari a un incremento del 10% su dicembre 2023, con uno sviluppo della rete che è già pari a circa il 97% del target di fine 2024.
Nelle aree grigie coperte dal Pnrr, la società ha collegato oltre 800 mila unità immobiliari, mettendo a segno una netta accelerazione e un incremento del 50% rispetto alla fine di dicembre 2023. Di fatto, a settembre 2024 FiberCop aveva conseguito oltre il 97% del target di collegamenti di numeri civici fissato per giugno 2024 (517mila numeri civici).
Nel giugno 2024, secondo gli ultimi dati disponibili dell’AgCom, la quota di mercato complessiva di FiberCop nel segmento di linee attive Ftth è cresciuta in modo costante a quasi il 40%, con una quota di oltre il 50% degli incrementi netti di clienti nel corso del secondo trimestre.
La società sta inoltre sviluppando una nuova strategia energetica basata sull’autoproduzione da fonti rinnovabili attraverso una società associata specializzata. L’avvio c’è già stato nel corso del 2024, con lo scorporo di Telenergia, una controllata al 100% di FiberCop che si occuperà dell’approvvigionamento energetico per l’intera azienda, e di altri asset energetici minori.
Il 31 luglio 2024, il Consiglio di Amministrazione di FiberCop ha approvato un piano di investimento di 1,4 miliardi di euro per il secondo semestre 2024, con l’obiettivo di velocizzare lo sviluppo della rete in fibra ottica. Il Piano Strategico della società è in corso di definizione e sarà approvato nel primo trimestre del 2025.
Il profilo della newco
FiberCop si è costituita come entità separata il 1° luglio 2024, a seguito di un accordo tra gli azionisti e Tim. Da allora è in corso una separazione ordinata delle operazioni tale da assicurare la continuità aziendale.
L’azienda è nata con una struttura patrimoniale solida, con liquidità per 1,2 miliardi di euro che, unitamente a una revolving credit facility nella forma di linee committed e unfunded per 2 miliardi di euro, garantiscono un significativo margine di liquidità per 3,2 miliardi di euro. Il finanziamento avviene anche attraverso un indebitamento di circa 10 miliardi ben diversificato in termini di strumenti e di composizione a tasso fisso/variabile, tutto con scadenze successive al 2026 e un profilo di scadenze ben distribuito fino al 2055.
La compagine azionaria di FiberCop vede il 37,8% in capo al fondo di investimenti globale Kkr, il 17,5% al fondo pensione canadese Canada Cpp, il 17,5% al fondo sovrano di Abu Dhabi Adia, il 16% al Ministero dell’Economia e Finanze (Mef) e l’11,2% al fondo infrastrutturale italiano F2i.