I provider lanciano l’sos: non uccidete le Pmi delle Tlc

L’allarme di Assoprovider: trasfomandoci in poliziotti del Web ci sterminate. Il presidente Bortolotto: “Nessuna attenzione per le piccole imprese: ignorata dal governo la nostra richiesta di rimodulare i contributi amministrativi per l’esercizio di attività”

Pubblicato il 21 Gen 2010

“Per l’ennesima volta si chiede chiedere agli Isp di fare
filtraggio di contenuti”, dice Dino Bortolotto, presidente di
Assoprovider attaccando il decreto Romani su Internet e Tv con un
comunicato in cui chiede al governo una serie di chiarimenti. Se
approvato senza modifiche, quel decreto “rischia di strozzare le
Pmi delle Tlc italiane” dicono all’associazione.

Perché il filtraggio, secondo gli Isp indipendenti, è una
missione impossibile. Per vari motivi. Intanto le direttive
europee: “Sbaglio – si chiede Bortolotto – o sul commercio
elettronico la Ue non permette controlli al trasportatore?”.
Altro elemento a sfavore, gli oneri che gli Isp dovrebbero
sostenere per dotarsi di strumenti in grado di sopprimere,
eventualmente, i contenuti considerati illeciti: “E questo
significa un centinaio di migliaio di euro, fra apparecchiature e
personale, a fronte di bilanci che non superano spesso qalche
milione di euro”. Per finire, missione impossibile per la natura
stessa di Internet. “Il filtraggio non è attuabile – dice
Bortolotto -. Per farlo, dovremmo buttare a mare il protocollo
Tcp-Ip. Se chi vuole trasmettere è d’accordo con chi vuole
ricevere, io che sto in mezzo non ho modo di evitare la loro
volontà. Trovano la strada da soli, e come minimo criptano il
traffico”. Una favola, quella del filtraggio, messa in campo per
difendere interessi delle lobby del diritto d’autore? “Ma se
anche riuscissero a mettere in carico a noi Isp l’obbligo del
filtraggio – continua Bortolotto -, ecco il risultato: gli utenti
reagirebbero per la loro strada eludendo i controlli, noi Isp
avremmo incrementato i costi e probabilmente saremmo morti, loro
non incasserebbero un euro in più. E la lotta al crimine non
verrebbe risolta”.

In tutto questo, dicono a Assoprovider, non un solo euro è
arrivato alle piccole Tlc italiane in tempi di crisi. Così come
nessuna risposta è arrivata dalla proposta di emendamento
presentata al viceministro con delega alle Comunicazioni Paolo
Romani. In quella proposta l’associazione chiede di rimodulare i
contributi amministrativi per l’esercizio dell’attività di Isp
(o di fornitore accesso a reti dati o di rete telefonica),
introdotto dalla legge Gasparri. Contribuzione che, suddivisa in
tre fasce, obbliga al pagamento di 111mila euro l’anno per tutta
l’Italia, 55mila per aree fino a 10 milioni di abitanti, 27.750
per aree fino a 200mila abitanti. “Emendamento ignorato – spiega
Bortolotto -. Eppure la comunità europea ha già detto che i
contributi amministrativi devono essere tali da consentire solo il
ritorno delle spese del ministero”. Si tratta dunque di una
“barriera economica all’ingresso. Non originata dalla
concorrenza di altre società”, ma determinata unicamente da una
tassa di Stato.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!


Argomenti


Canali

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati