Ernst & Young ha acquisito Between per dotarsi di “persone eccellenti”, “a prezzi competitivi rispetto alla concorrenza internazionale”, per offrire progetti di digital business concreti ed esecutivi, “end to end: è la caratteristica unica di Between”, dice al nostro giornale l’amministratore delegato di EY Italia Donato Iacovone (anche responsabile di Spagna e Portogallo).
Qual è il senso di questa acquisizione?
E’ molto semplice. La strategia dei servizi professionali e di consulenza ormai sono definite sulla base delle esigenze dei clienti, che mutano di mese in mese. A un ritmo mai visto prima. Avevamo già un’area di ICT ma mancavano persone che coprissero tutto il verticale del settore e che fossero riconosciuti come eccellenza. E’ quanto chiedono i clienti. Quelli di Between sono i migliori sul mercato e non solo per le telecomunicazioni. Da parte nostra, offriamo una cosa, che è piaciuta molto a Francois De Brabant, ed è una piattaforma internazionale per espandersi ovunque sul mondo. I clienti tendono ad avere progetti di lancio globali e quindi è un vantaggio competitivo poter offrire competenze eccellenti a prezzi più bassi. Un team italiano che costa meno di uno inglese.
Quale strategia adotterete forti di questa acquisizione? Che cosa possiamo aspettarci?
Between ha una grande qualità che altri non hanno: capacità di elaborare un piano end to end. Così riusciremo ad andare dai nostri clienti e aiutarli a fare un migliore progetto di business digitale, concreti ed esecutivi. In questo modo, speriamo anche di aiutare l’Italia a superare il gap con altri Paesi su questi fronti.
Quanto inciderà l’acquisizione sul vostro business?
Adesso fatturiamo 459 milioni in Italia. Con l’acquisizione contiamo di avere 30 milioni aggiuntivi in 2-3 anni. Ora ne porta dieci.
Infine, qual è il messaggio che emerso, secondo voi, da questo evento di Capri 2014?
Che il digital è un tema complesso che ha ricadute su tutti i settori. L’ha detto chiaramente Francesco Caio, ad di Poste. Ed è il motivo che ci ha spinto all’acquisizione. Questo è un business in crescita, frenato in Italia dal fatto che l’80% dei pagamenti è in contanti. Quando cresceranno i pagamenti digitali le aziende dovranno adeguarsi in fretta o spariranno dal mercato. Un altro aspetto, che è emerso, è che il digitale permette di azzerare ritardi competitivi, recuperandoli in fretta. Noi aiutiamo i clienti a cogliere questa opportunità.