Il “ribaltone” di Verwaayen: “Torneremo alla crescita”

Le telco pronte a spendere in nuovi servizi e tecnologie. Alcatel-Lucent punta per fine 2010 al break-even sul flusso di cassa, a migliorare il margine operativo, e a lanciarsi in nuove acquisizioni

Pubblicato il 24 Mag 2010

Alcatel-Lucent è pronta per la ripresa. Il ceo Ben Verwaayen è
convinto che il gruppo, dopo un difficile merger, potrà ribaltare
i risultati negativi, confermati nell’ultimo trimestre, perché
il boom nella navigazione Internet mobile farà salire la domanda
di attrezzature di telecomunicazione come quelle fornite dal
colosso franco-americano.

La scommessa di Verwaayen è che gli operatori telecom torneranno a
spendere sulle reti e ciò permetterà ad Alcatel-Lucent di
superare la sua tradizionale debolezza nel segmento mobile, dove
attualmente sono più forti i competitor Ericsson, Huawei e Nokia
Siemens Networks. Il Ceo è fiducioso perché prevede un forte
sviluppo nella banda larga wireless basata su Wcdma/Lte e un
rinnovato interesse nell’uso del protocollo Ip e di tecnologie
ottiche.

Il Ceo di Alcatel-Lucent ha parlato in occasione del Reuters Global
Technology Summit di Parigi e ha sottolineato che la spesa delle
aziende telecom non è semplice prodotto della ripresa economica ma
è alimentata dagli investimenti in nuovi servizi e tecnologie.
Secondo Verwaayen, le telecom stanno trasformando il loro modello
di business in modo da trarre guadagni dal “broadband in palmo di
mano".

Per Alcatel-Lucent, Verwaayen ha confermato l’obiettivo di
raggiungere un margine operativo rettificato dall’1 al 5% e il
break-even per il flusso di cassa. Dall’anno della fusione, il
2006, il gruppo è riuscito a registrare profitti solo in due
trimestri, mentre ha continuato a spendere in costi di
ristrutturazione. I margini precedenti al merger non sono mai stati
eguagliati.

Quanto alle speculazioni di alcuni analisti secondo cui
Alcatel-Lucent potrebbe essere obiettivo di takeover per Nokia
Siemens Networks o qualche player cinese, Verwaayen ha sottolineato
come fusioni del genere siano “molto complesse” e il suo gruppo
non ha intenzione di affrontare ancora una volta il difficile
processo di integrarsi con un’altra azienda. E’ possibile
invece che Alcatel-Lucent colga l’occasione di acquisire qualche
piccola azienda tecnologica, delle startup “qui e lì”, ha
detto Verwaayen, in grado di potenziare il portafoglio prodotti del
gruppo.

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