Il wi-fi liberalizzato spinge sul magazzino voice-centrico

Si estendono a tutte le funzioni della gestione merci le soluzioni di Vocollect. Lanza, business development manager Mediterranean and Middle East: “Ogni giorno tre miliardi di dollari di prodotti movimentati con i nostri sistemi”

Pubblicato il 19 Nov 2010

La liberalizzazione del wi-fi viene salutata positivamente da
Vocollect, azienda privata americana di 400 dipendenti e 130
milioni di dollari di fatturato, specializzata nello sviluppo e
produzione di sistemi per la gestione tramite voce delle attività
di magazzino. Un'attività che fino a oggi ha interessato
essenzialmente la funzione di picking mentre in futuro dovrebbe
estendersi anche alle altre funzioni di magazzino, compresi i
piccoli magazzini.

Sono questi gli auspici dell'azienda che nel mondo conta 1.500
aziende clienti, 4.000 magazzini equipaggiati con i suoi prodotti e
circa 300mila utenti (in Italia i siti che impiegano sistemi voice
per il picking di Vocollect sono 250 e più di 8.000 gli utenti).
“Ogni giorno nel mondo – dice Antonino Lanza, business
development manager Mediterranean and Middle East – tre miliardi di
dollari di merci sono movimentati con i nostri sistemi".

Vocollect non è il solo fornitore di questi sistemi, "ma la
nostra particolarità è che, diversamente dai concorrenti,
realizziamo tutte le componenti hardware e software delle nostre
soluzioni, con indubbi vantaggi sulle performance. Abbiamo rilevato
che un miglioramento di appena un 1% nelle prestazioni di un
operatore si traduce in un saving di 306 euro l’anno per la
società. A inizio 2009 una indagine su scala internazionale ha
rilevato che una azienda di medio-grande dimensione su dieci usava
la tecnologia vocale nei magazzini, per operazioni essenzialmente
di picking. Con le soluzioni che andremo a presentare dal prossimo
marzo sarà possibile estendere la voce a tutto il magazzino,
quindi dal momento di ricevimento delle merci alla loro
spedizione”.

Una volta i magazzini erano paper-centrici, in futuro saranno
dunque voice-centrici. Con miglioramenti di produttività e
precisione incrementali rispetto a quelli evidenziati con il
picking (+20% e 99,9% rispettivamente). “Quello che stiamo
sviluppando – precisa Lanza – sono soluzioni in grado di migliorare
la operatività all’interno dei magazzini e gestire transazioni
complesse, con un motore vocale pensato per queste applicazioni,
coperto ovviamente da brevetto perché su di esso si basa
pressoché tutta l’attività aziendale.

In Italia Vocollect è presente dal 2004. Da allora ha inanellato
tassi di crescita medi anni del 40%. All’inizio era soltanto la
grande distribuzione alimentare, come Conad e Carrefour, a fare uso
della tecnologia vocale nei magazzini. Oggi rappresenta meno del
50% e anche i settori dell’abbigliamento, delle aziende che
gestiscono servici logistici per conto terzi, della farmaceutica e
dell’automotive si rivolgono a Vocollect che sta pensando anche a
prodotti, sempre vocali, per il riordino degli scaffali nei punti
vendita.

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