Continua la crescita di iliad: 8,8 milioni di utenti e 214 milioni di euro di fatturato nel primo trimestre del 2022, confermano il trend positivo dell’operatore.
Nella prima parte del 2022, 320mila nuovi utenti si sono uniti all’operatore che ha fatto della chiarezza e della trasparenza il proprio cavallo di battaglia. Il fatturato del trimestre ammonta a 214 milioni di euro, in crescita del 13,9% rispetto allo stesso intervallo del 2021, con un Ebitdaal positivo di 40 milioni di euro.
Non si ferma nemmeno l’espansione della rete distributiva iliad, che ad oggi conta 26 Flagship Store – ben 8 in più rispetto ad un anno fa – e 4.077 altri punti vendita tra Simbox, iliad Corner, iliad Point e iliad Express diffusi presso supermercati, grande distribuzione, bookstore, edicole e tabaccherie. Nel complesso, la rete di distribuzione è cresciuta anno su anno più del 35%.
A livello europeo, nel primo trimestre del 2022 il Gruppo iliad presenta un fatturato di 1,9miliardidi euro, con una crescita del 4,8% rispetto al 2021, spinto dalla crescita di utenti fissi e mobili in Italia, Francia e Polonia.
Sale anche il numero di utenti in tutti e tre i mercati, sia per i servizi mobili che per quelli di rete fissa. Con il lancio della propria offerta in fibra ottica 100% Ftth a fine gennaio, iliad sta ora rivoluzionando anche il mondo della linea fissa, grazie alla connessione che permette velocità in download fino a 5 Gbit/s e in upload fino a 700 Mbit/s, restando fedele ai valori che le hanno permesso di ottenere sul mobile la fiducia di 1italiano su 7.
Il Tar del Lazio conferma multa antitrust
Il Tar del Lazio ha respinto con ordinanza la richiesta di sospensiva di Iliad Italia rispetto alla decisione dell’Antitrust che ha sanzionato la compagnia per 1,2 milioni di euro. La multa era stata decisa a seguito “dell’omissione e/o la formulazione ingannevole di informazioni essenziali sulle offerte di telefonia mobile che includono servizi con tecnologia 5G e per la formulazione ingannevole di un messaggio promozionale relativo a una di queste offerte”. Secondo l’Autorità garante per la concorrenza e il mercato, “l’operatore ha pubblicizzato alcune offerte di telefonia mobile omettendo o fornendo con poca chiarezza informazioni sulle condizioni indispensabili per usufruire della tecnologia 5G”.
Oggi il Tar afferma che “quanto al periculum, non e’ stato dedotto un danno grave ed irreparabile che possa derivare dal pagamento della sanzione de qua, anche considerata la prevista facoltà di rateizzare l’importo (facoltà di cui, allo stato Iliad neppure si è avvalsa)”. La prima sezione del Tar del Lazio ritiene, dunque, “di dover rigettare la domanda cautelare”.
Il commento di Iliad
“Noi restiamo convinti della correttezza del nostro operato e attendiamo fiduciosi che il Tar si pronunci nel merito”, fa sapere Iliad sottolineando inoltre che al momento il Tar non si è pronunciato sul merito, ma solo sulla sospensiva cautelare del provvedimento che è stata rigettata.