Scorporo della rete, rilancio degli investimenti e competitività dell’Italia in Europa. Questo il tema del convegno “In principio è la rete”, organizzato da I-Com (Istituto per la competitività) a Roma il 23 settembre presso lo Spazio Europa, in via IV Novembre 149, dalle 14,30 alle 18,45. Occasione di confronto fra operatori, regolatori e stakeholder per discutere di un tema fondamentale per l’economia del paese e la realizzazione dell’Agenda Digitale.
Con la chiusura dell’analisi preliminare da parte dell’Agcom a fine luglio il progetto di scorporo della rete telefonica di Telecom Italia ha superato ormai il punto di non ritorno. Si è trattato di un passaggio fondamentale per avviare un’operazione attesa da tempo, divenuta ormai non differibile e di importanza strategica non solo per il settore delle telecomunicazioni, ma per il rilancio dell’intero sistema-Paese Italia e della sua competitività. Un’operazione che, è giusto ricordarlo, è stata resa possibile anche dalla volontà della stessa Telecom di avviarla. Un’operazione che, come ha ricordato lo stesso comunicato stampa dell’Agcom, “ha pochissimi precedenti a livello europeo”.
Ora, però, viene il difficile: con quali modalità si realizzerà lo scorporo? Si tratta di una domanda non banale, perché è nelle risposte che verranno che si giocherà buona parte della partita. Le cose da definire restano molte, a partire dal perimetro, per continuare con il costo dell’unbundling (che l’Europa vorrebbe il più possibile stabile), fino ad arrivare al nodo – delicatissimo – della proprietà della newco (quale ruolo per Telecom? Quale per Cdp?) e della governance del nuovo soggetto. Certamente il sistema di equivalence of input (EoI) contenuto nella proposta di Telecom, costituisce un ottimo viatico per arrivare ad un risultato addirittura innovativo rispetto a quello raggiunto finora da Open Reach e British Telecom, ad oggi la best practice di riferimento (Open Reach/ British Telecom).
Gli operatori chiedono condizioni adeguate per competere ed investire, gli utenti che i prezzi nel nuovo mercato non siano eccessivi. Occorre trovare la sintesi tra le posizioni, ma soprattutto occorre lavorare per poter dotare il Paese di una infrastruttura di rete adeguata alle esigenze dell’economia digitale nella società della conoscenza.
Interverranno tra gli altri:
Franco Bassanini, presidente della Cassa Depositi e Prestiti
Renato Brunetta, presidente Gruppo Pdl Camera dei Deputati
Antonio Catricalà, viceministro dello Sviluppo Economico
Stefano da Empoli, presidente di I-Com
Paolo Gentiloni, deputato Pd
Pietro Guindani, presidente Vodafone Italia
Marco Patuano, ad Telecom Italia
Antonio Preto, commissario Agcom
Antonio Tajani, vicepresidente Commissione Europea