Se gli agricoltori non vanno alla banda larga, è la banda larga
che va dagli agricoltori. Può essere sintetizzato così
l’obiettivo del progetto “eRwanda” lanciato dal governo del
presidente Paul Kagame, impegnato ad abbattere il digital divide
culturale e infrastrutturale che affligge il paese africano.
“Abbiamo ideato degli autobus-Ict che attraversano le zone rurali
– spiega Wilson Muyenzi, coordinatore del progetto -. Questi
veicoli sono dotati di ruote motrici, di un server e di 20
postazioni Internet,al posto dei normali sedili, collegate ad
altrettanti Pc portatili dotati di stampanti e altri strumenti
multimediali”. I percorsi dei bus sono decisi dalla Rita (Rwanda
Information Technology Authority), l’ente governativo voluto
dallo stesso Kagame per accelerare in tempi della digitalizzazione,
che ha mappato tutto il territorio, identificando le zone più
“sensibili”.
“Negli anni scorsi i programmi del governo erano concentrati
sulla creazione di Internet point – prosegue Muyenzi -. Ma certe
aree erano comunque destinate a rimanere fuori dai progetti a causa
della carenza di reti fisse e mobili. Abbiamo quindi deciso di
creare delle postazioni mobili per mostrare ai contadini come le
nuove tecnologie possano essere d’aiuto nel lavoro agricolo. Non
va dimenticato che il 90% dell’economia rwandese si basa
sull’agricoltura”.
Il progetto si ispira alle biblioteche mobili che da dieci anni i
volontari delle organizzazioni non governative “portano”
nelle aree marginali del Rwanda per alfabetizzare la popolazione.