Slittano alla prossima settimana le nomine dei vertici di Infratel. L’assemblea degli azionisti, convocata per il 15 gennaio, è stata spostata al prossimo 22 gennaio.
La in house del Mise, attualmente guidata da Domenico Tudini e presieduta da Maurizio Dècina secondo quanto risulta a Corcom potrebbe non riconfermare gli attuali vertici: il ministero guidato da Stefano Patuanelli punterebbe infatti a un rinnovo nonostante la recente riconferma di Domenico Arcuri alla guida di Invitalia avesse fatto ipotizzare un rinnovo, a catena, dei vertici Infratel. Ma al momento non stanno circolando nomi, dunque la riconferma resta un’opzione aperta.
Il mandato di Infratel è scaduto a giugno scorso e la in-house del Mise è attualmente in regime di prorogatio. Particolarmente strategico il ruolo svolto nell’ultimo biennio: Infratel ha gestito i bandi per la realizzazione sul territorio nazionale della rete in banda ultralarga nelle aree bianche (a fallimento di mercato) – bandi aggiudicati interamente a Open Fiber – e ha portato avanti e concluso anche la consultazione sulle aree grigie, nuovo “dossier” sul tavolo del Governo.
Nel Consiglio di amministrazione di Infratel, oltre a Dècina e Tudini siedono Alessandra Babighian, Antioco Porcu e Leonarda Sansone. Riguardo al Collegio sindacale è presieduto da Leonardo Quagliata ed i Sindaci effettivi sono Aurelio Fedele e Nadia Fontana.