L'INTERVISTA

Infratel, Marco Bellezza: “Una nuova divisione per i progetti del Pnrr”

L’annuncio dell’amministratore delegato: “Elisa Patrizi a capo della unit che gestirà gli interventi del Piano nazionale”. Si apre la caccia a 100 tecnici

Pubblicato il 03 Mag 2022

bellezza

Infratel si riorganizza per vincere la sfida del Pnrr. L’annuncio di Marco Bellezza, amministratore delegato di Infratel, in occasione di Telco per l’Italia, l’evento CorCom-Digital360.

Il Covid, ormai è noto, ha innescato profondi cambiamenti a partire dalla fame di connettività che a sua volta ha generato interventi importanti per spingere l’infrastrutturazione a banda ultralarga nel nostro paese. Numerose le iniziative sul piatto legate alla disponibilità di fondi del Pnrr: le gare del Piano Italia Digitale 2026 sono state tutte avviate, ma al di là dei nuovi interventi cosa è stato fatto in questi due anni?

Sono stati anni complessi, proprio a causa della pandemia, ma certamente possiamo affermare di aver invertito la rotta sulla situazione infrastrutturale del Paese. Sul fronte piano Bul, ad esempio, siamo passati da 400 a 3.300 Comuni “attivati”. Al contempo non neghiamo che ci siano dei ritardi che vanno colmati nel prossimo anno mezzo. Sulla piattaforma Banda Ultralarga è possibile monitorare l’avanzamento dei lavori finanziati con fondi pubblici. Da segnalare anche lo stato dell’arte del piano scuole: abbiamo raggiunto 12mila plessi – un obiettivo mai raggiunto prima in tempi così rapidi – anche grazie alla collaborazione in campo con le in-house regionali che hanno messo a disposizione competenze e conoscenza dei territori e che, dunque, hanno consentito una forte accelerazione. Finalizzata anche la fase 1 del piano voucher che ha necessitato di un forte impegno organizzativo; ora con il Mise stiamo lavorando alla fase 2 dei voucher per le Pmi e messo a consultazione quelli per le famiglie. Qui stiamo valutando anche la possibilità di inserire, oltre alla connettività, anche servizi a valore aggiunto per sostenere la domanda e aiutare le telco a recuperare terreno.

Il ruolo di Infratel è diventato sempre più strategico e lo sarà sempre di più considerate le esigenze legate al rispetto della roadmap del Pnrr: come vi siete e vi state organizzando?

Oltre alla divisione Infrastrutture e Servizi che si occupa di Piano Bul e voucher, abbiamo di recente creato la divisione Italia Domani-Pnrr per gestire gli interventi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, affidati a Infratel Italia sulla base della convenzione sottoscritta a dicembre con il Dipartimento per la trasformazione digitale e Invitalia. A guidarla Elisa Patrizi, che è stata a capo della  unit Operation & Maintenance di Inwit. Abbiamo una scadenza – il 30 giugno 2026 – entro la quale devono essere completati gli interventi previsti dal Pnrr, ecco perché siamo alla ricerca di nuovo collaboratori: contiamo di inserirne 100 nel nostro organico entro il prossimo anno e abbiamo avviato un tour nelle principali università italiane.

Si parla molto di mancanza di risorse, secondo stime fra i 10mila e i 15mila addetti per la realizzazione delle nuove reti. È una questione che ha impattato e sta impattando sui tempi dei cantieri da voi monitorati?

Il tema della manodopera specializzata è trasversale a tutti i comparti produttivi ma nelle Tlc assume una caratterizzazione particolare, dovuta  alla struttura del mercato delle imprese di rete dove la guerra dei prezzi e il ricorso ai subappalti ha impattato negativamente. Ad oggi il subappaltatore non è messo nelle condizioni di fare investimenti sui materiali, sulle competenze della manodopera e sui macchinari; di contro il primo appaltatore, non occupandosi più direttamente delle realizzazione delle opere ma diventando prime contractor, perde specializzazione. Il Pnrr rappresenta una chance imperdibile per modificare la situazione.

 Chi è Elisa Patrizi

Elisa Patrizi è a capo della nuova divisione Italia Domani – Pnrr di Infratel Italia, per gestire gli interventi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) affidati a Infratel Italia sulla base della convenzione sottoscritta a dicembre con il Dipartimento per la trasformazione digitale e Invitalia, per un totale di 6,7 miliardi stanziati dalla Missione 1 – Componente 2- Investimento 3 “Reti ultraveloci”.

Classe 1971, laureata con lode in Ingegneria Elettronica, indirizzo Telecomunicazioni, all’Università di Roma “Tor Vergata”, proviene dalla divisione Opertion & Maintenance di Inwit, che ha guidato negli ultimi due anni. Precedentemente, è stata Capo Technology & Operations, sin dal suo ingresso nell’azienda avvenuto nel 2018. Prima di entrare in Inwit, ha maturato una lunga esperienza in Telecom Italia, dove ha ricoperto il ruolo di responsabile in diversi ambiti, curando la progettazione e realizzazione delle reti broadband fisse e delle reti di accesso mobili oltre alla ingegnerizzazione e industrializzazione di alcuni progetti speciali come, ad esempio, la rete radiomobile sulle navi da Crociera.

Appassionata di sci e barca a vela, ama trascorre il tempo libero in famiglia e con gli amici che ritiene essere una parte importante della vita, per bilanciare gli impegni lavorativi. Ama leggere libri gialli e cerca di scoprire il colpevole prima della fine del libro.

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