Giornata di incontri per igli installatori telefonici in
mobilitazione. Dopo aver incontrato, questa mattina, la Direzione
di Telecom Italia, i lavoratori sono stati infatti ricevuti dal
ministero dello Sviluppo economico. A comunicarlo una nota delle
Fiom-Cgil che puntualizza anche le richieste fatte.
“Primo. Abbiamo chiesto che, al più presto, venga istituito un
tavolo che veda la presenza di tutte le parti sociali coinvolte dal
settore delle installazioni telefoniche: i sindacati dei
metalmeccanici; i sindacati del settore delle telecomunicazioni;
Telecom; le imprese delle installazioni telefoniche; le
associazioni confindustriali di categoria che rappresentano Telecom
e le installazioni; e, ovviamente, il Governo".
“Secondo. La cosa più urgente è quella di contrastare da subito
la pratica dell’appalto al massimo ribasso che porta a un degrado
delle condizioni di lavoro e a una diffusa illegalità. In
particolare, è necessario fissare una regola per cui, in caso di
mutamento della ditta appaltatrice di una data commessa, i
lavoratori incaricati di portarla a termine siano gli stessi che
operavano come dipendenti dalla ditta originariamente incaricata
dall’appalto e vengano chiamati a operare alle stesse condizioni
che erano loro applicate in precedenza".
“Terzo. E’ assolutamente necessario e non più rinviabile
l’avvio di una seria e concreta politica di investimenti volta a
sviluppare la banda larga, ovvero un’infrastruttura strategica
per qualsiasi ipotesi di crescita di un paese industriale come il
nostro. E’ ciò tanto più quando tutti sanno che questa politica
non viene portata avanti dalla Telecom né, tanto meno, da un
Governo che ha stanziato in tal senso una cifra ridicola".
“Sullo sfondo si profila poi un interrogativo: se non sia il caso
di aprire un dibattito sul ritorno della rete per le
telecomunicazioni sotto la mano pubblica, considerata la pessima
prova offerta dall’esperienza di una rete messa nelle mani dei
privati.”
La manifestazione odierna è stata indetta unitariamente dai
sindacati dei metalmeccanici Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil
"per rivendicare un’adeguata politica industriale nel
settore che promuova la manutenzione e l’innovazione della rete
telefonica, il cui rilievo strategico è sempre più decisivo e,
per conseguenza, una tutela reale dell’occupazione", si
legge in una nota sindacale.
La Telecom è l’azienda che trasmette le commesse lavorative alle
imprese del settore delle installazioni telefoniche e – secondo i
sindacati dei metalmeccanici – è la "prima responsabile dei
gravi problemi industriali e occupazionali che, da tempo,
travagliano il settore delle installazioni".