“Scaricata” da Nokia che le ha
preferito Microsoft, Intel va a caccia di nuovi partner. Il Ceo
Paul Otellini ha fatto sapere che la società “si metterà al
più presto in cerca di altre società in grado di sostenere il
progetto MeeGo”.
"I carrier auspicano ancora l'esistenza di un terzo
ecosistema e gli stessi carrier vogliono che tale ecosistema sia
aperto", ha sottolineato Otellini che ha descritto la mossa di
Nokia come “una manovra di carattere prettamente finanziario”.
Solo il fattore economico – secondo il numero uno di Intel –
avrebbe spinto Elop a scegliere Windows 7 piuttosto che valutare
l’adozione di Android. “"Probabilmente se fossi stato nei
panni di Elop sarei passato ad Android. MeeGo sarebbe potuta essere
la migliore strategia ma Elop ha ritenuto di non potersi permettere
di affrontare la sfida”.
Questa settimana, durante il Mobile World Congress di Barcellona,
Intel ha voluto mettere i puntini sulle "i" spiegando
alla stampa come MeeGo non fosse il risultato di uno sforzo
congiunto di Intel e Nokia bensì un prodotto nato grazie
all'impegno di una serie di realtà dell'industria.
Secondo gli analisti la via imboccata da Nokia spingerà Intel a
cercare nuovi partner nel campo dell’in-car infotainment, dei
netbook, tablet e delle Tv intelligenti piuttosto che rilasciare
una versione di MeeGo spiccatamente orientata all'impiego sugli
smartphone.
Esattamente un anno fa, proprio in occasione del Mobile World
Congress, Intel e Nokia firmavano l’accordo commerciale per la
fusione dei loro due sistemi operativi basati su Linix – Moblin e
Maemo – con l’obiettivo di realizzare un nuovo Os. Il progetto
avrebbe dovuto portare alla produzione di un sistema operativo
mobile a tutto tondo – MeeGo appunto – il cui segmento di
riferimento non sarebbero stati solo gli smartphone ma anche i
notebook, i netbook e, naturalmente, i tablet.