Intel all’assalto dei tablet con Oak Trail

Il colosso americano spinge per entrare sul mercato a rapida crescita dei chip per i nuovi device mobili, dove ha accumulato un forte ritardo rispetto alla concorrenza. Sul fronte smartphone starebbe anche per lanciare in Cina un device prodotto da Zte con chip Atom

Pubblicato il 12 Apr 2011

Intel non vuole mancare l’appuntamento con i device a più rapida
crescita del mercato mobile e, regina incontrastata sugli ormai
tradizionali Pc, si appresta a sbarcare anche nel mondo molto più
innovativo dei tablet, dove al momento la leader è la britannica
Arm, le cui architetture sono dietro la maggior parte di smartphone
e computer-lavagnetta.

Nel tentativo anche di strappare share alla concorrente, il numero
uno dei chipmaker mondiali annuncerà oggi, a una conferenza a
Pechino, l’arrivo del nuovo “Oak Trail”, il primo prodotto
rilasciato dalla sua nuova divisione “netbooks and tablets”.
Intel prevede che oltre 35 device useranno Oak Trail a partire da
maggio, inclusi alcuni di Fujitsu e Lenovo.

Anche se Intel ha per anni dominato il mercato dei processori per
computer desktop e notebook, è rimasta indietro nella gara per
rifornire di chip i produttori di smartphone e tablet, nota oggi il
Financial Times. Entrare in questo segmento è fondamentale, visto
che per il 2011 gli analisti prevedono un raddoppio delle vendite
di smartphone, mentre quelle di tablet dovrebbero addirittura
moltiplicarsi per quattro. Al contrario, i Pc distribuiti
quest'anno cresceranno solo del 10% rispetto al 2010.

L’anno scorso Intel ha provato a entrare sul mercato degli
smartphone col chip “Moorestown”, ma senza successo: nessun
produttore lo ha scelto, perché considerato troppo ingrombrante e
dai consumi eccessivi. Ora l’azienda americana spera nel suo chip
di nuova generazione per cellulari intelligenti, Medfield, che
lancerà più in là nel corso dell’anno. Intanto, per i tablet,
Oak Trail introdurrà “miglioramenti nell’architettura in grado
di consentire una maggiore durata della batteria e prestazioni
potenziate”, come sottolinea Doug Davis, general manager del
nuovo team di Intel.

L’ingresso di Intel sul mercato dei chip per tablet è tardivo,
per ammissione della stessa azienda, che deve vedersela con una
concorrenza – non solo Arm, ma anche Qualcomm, Nvidia, Samsung,
Marvell – che già ha consolidato le sue posizioni. “Intel sa
perfettamente che il mercato dei tablet si sta definendo ora. Se
non riesce a imporsi subito, sarà sempre più difficile trovare un
posto”, afferma Matt Wilkins, principal analyst di iSuppli.

Ma Intel è convinta di poter recuperare posizioni. Come?
Introducendo miglioramenti tecnici più rapidamente della
concorrenza, risponde George Chacko, platform marketing manager di
Intel: l’azienda ha intenzione di immettere sul mercato a ritmi
serrati nel giro dei prossimi tre anni una serie di nuovi
processori per tablet: ogni versione sarà più piccola, meno
costosa e userà meno energia.

Intanto, per il segmento smartphone, la partita di Intel si gioca
anche in Cina, dove l’azienda americana sarebbe pronta a
commercializzare un cellulare progettato col suo chip Atom e
prodotto da Zte. Si tratta per ora di indiscrezioni rivelate
all’agenzia di stampa Bloomberg, ma a quanto pare il colosso dei
chip sta cercando dei partner per fare breccia nell’industria
degli smartphone e ridurre la sua dipendenza dai personal computer.
Un accordo con Zte sarebbe un importante passo per Intel, perché
l’azienda cinese è l’ottavo maggior produttore di cellulari al
mondo.

“Il mercato attende con ansia il primo prodotto di Intel per
smartphone”, sottolinea Doug Freedman, analista di Gleacher &
Co., ricordando che nessun telefono in vendita oggi usa processori
Intel. Tra l’altro l’azienda americana ha dovuto incassare la
decisione di Nokia di rinviare il progetto per l’utilizzo del
sistema operativo sviluppato congiuntamente, MeeGo, visto che ora
la finlandese è tutta concentrata sugli smartphone col software
Microsoft.

“La divisione handset di Zte ha incontrato i manager di Intel”,
ha confermato Margrete Ma, portavoce della società cinese, senza
fornire ulteriori dettagli, mentre per ora Intel non ha confermato
le indiscrezioni di Bloomberg.

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