Sensori IoT, videocamere smart dotate di intelligenza artificiale e gateway sulle torri tlc a supporto del lavoro di forze dell’ordine, Vigili del fuoco e Protezione civile nella prevenzione e nel monitoraggio degli incendi. A proporre questa soluzione è Inwit, tower company specializzata nell’hosting di infrastrutture di comunicazione elettronica per gli operatori mobili e le emittenti televisive e radiofoniche. Le infrastrutture digitali dell’azienda – condivise e collocate in punti strategici – diventano così vere e proprie “sentinelle” che possono contribuire a ridurre in maniera decisiva la possibilità che si verifichino incendi, e a individuarli in tempo reale.
L’impegno per il territorio e le comunità
“Un bosco indebolito dalle fiamme si difenderà meno efficacemente da altri eventi climatici estremi come le forti piogge o le alluvioni, compromettendo la resistenza e la resilienza dell’intero territorio e della biodiversità che in esso vive. Per questo è importante contribuire attivamente alla prevenzione degli incendi e alla tutela dell’ambiente e della biodiversità tutto l’anno, non solo quando l’emergenza estiva si presenta – spiega Michelangelo Suigo, direttore Relazioni esterne, Comunicazione e Sostenibilità di Inwit – I nostri progetti di monitoraggio ambientale e di prevenzione degli incendi rappresentano un concreto esempio dell’integrazione della sostenibilità nel nostro business. La realizzazione di queste attività conferma il valore delle nostre torri, infrastrutture digitali e condivise, per il territorio e le comunità e il nostro impegno nella sostenibilità, per la tutela ambientale”.
La partnership con il Wwf
Proprio per dimostrare come le torri possano diventare un alleato prezioso dell’ambiente e della tutela della biodiversità Inwit ha dato vita a un progetto in collaborazione con il Wwf nelle oasi di Macchiagrande, in provincia di Roma, al bosco di Vinzag, in provincia di Milano, e a Calanchi di Atri, in provincia di Teramo. L’obiettivo della partnership è di individuare tempestivamente gli incendi proprio grazie all’installazione di telecamere smart e gateway sulle torri. Il sistema ha finora consentito di individuare un pennacchio di fumo ai confini dell’oasi dei Calanchi di Atri, causato dalla combustione di una catasta di rami d’ulivo, una delle principali cause di incendio boschivo in Italia.
Il progetto con Legambiente
Agli stessi principi si ispira il progetto che Inwit ha realizzato a luglio 2023 in collaborazione con Legambiente, esteso nel 2024 proprio alla prevenzione degli incendi boschivi a Pescasseroli, in provincia di L’Aquila, all’interno del Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise, nella Riserva naturale regionale Monte Genzana Alto Gizio, e nella Riserva naturale regionale Lecceta di Torino di Sangro, provincia di Chieti. Interessate dal progetto, che sarà completato entro il mese di agosto, anche la Riserva naturale Bosco don Venanzio a Pollutri, sempre in provincia di Chieti, e il Comune di Civitella Roveto (L’Aquila).
Per l’occasione Inwit ha dotato delle tecnologie necessarie le proprie cinque torri sul territorio, che montano 5 gateway e 9 telecamere smart integrate con un software di intelligenza artificiale, ognuna delle quali può contare su un raggio di osservazione medio di 2 chilometri (ma si può arrivare fino a 5 dove la conformazione del territorio lo consente), per coprire un’area complessiva di circa 80 km quadrati.
L’attività in Piemonte
Risale infine a luglio l’inaugurazione del sistema di smoke auttomatic detection installato in Piemonte, con l’obiettivo di individuare in tempo reale focolai di incendio nei territori montani grazie alle telecamere con software di AI sulle torri in Alta Valle di Susa, nei comuni di Bardonecchia, Oulx e Sauze d’Oulx (TO), per un’area complessiva di circa 80 chilometri quadrati. “In questa prima fase – spiega la tower company – 12 telecamere equipaggiate con software smoCAM sono state installate su 5 torri di telecomunicazioni già esistenti in un territorio a forte rischio incendi che ha visto, solo negli ultimi 7 anni, andare in fumo quasi 4000 ettari di boschi”.