Novità dell’ultim’ora per quanto riguarda le interferenze fra Lte e Tv, capitolo caldo che riguarda i disturbi del 4G ai danni delle antenne di ricezione del digitale terrestre. Secondo quanto risulta al Corriere delle Comunicazioni, il “fondo telco” è stato cancellato dal decreto Crescita 2.0 che potrebbe essere firmato già oggi dal presidente Giorgio Napolitano per essere pubblicato domani in Gazzetta Ufficiale. Il fondo telco, presente in bozza all’articolo 14 del provvedimento, prevedeva misure economiche proporzionali ai disturbi arrecati alla ricezione della tv digitale in carico agli operatori di tlc detentori delle frequenze a 800 Mhz.
Non più tardi della settimana scorsa, l’istituzione del fondo telco era data per fatta in ambienti ministeriali. La sua entrata in vigore era stata garantita per il primo gennaio del 2013, data in cui gli operatori assegnatari entreranno in possesso delle delle frequenze a 800 Mhz che si sono aggiudicati in sede di asta un anno fa.
La bozza del decreto prevedeva un regolamento, da emanare tramite decreto ministeriale, con i criteri di contribuzione “proporzionalmente alle interferenze riferibili a ciascuno dei singoli operatori” assegnatari delle frequenze a 800 Mhz.
I costi per i filtri necessari a mitigare le interferenze, che costano da un minimo di una ventina di euro a un massimo di 130 euro a seconda del disturbo, rischiano così di ricadere sulle tasche dei cittadini vittime del disservizio.