REGIONI

Internet a 100 mega, Fse e open data: ecco l’Agenda digitale della Calabria

Partecipazione, accountability e governance i tre principi del programma varato dalla Regione che punta sull’innovazione per sostenere la crescita economica e civile. Sul piatto 160 milioni di euro

Pubblicato il 03 Giu 2016

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“Partecipazione, accountability e governance: questi sono i tre principi cardine attorno ai quali si sviluppa l’Agenda Digitale calabrese grazie ai forti investimenti in infrastrutture e servizi e alla grande attenzione riservata alle ricadute sociali e civiche dell’innovazione digitale”. A dirlo Paolo Praticò, dirigente generale del dipartimento Programmazione comunitaria della Regione e Autorità di gestione Por Calabria. “In tutto -fa notare- il Por 2014-2020 ha destinato al tema dell’Agenda Digitale più di 160 milioni di euro ai quali si aggiungeranno ulteriori risorse provenienti da altre fonti di finanziamento. Il Por 14-20 punta a rafforzare la strategia regionale per la banda ultra larga, di cui la Calabria può vantare la più alta dotazione in Italia. L’obiettivo è quello di connettere a 30 megabyte per secondo tutti i comuni calabresi. Ma questo è solo uno step intermedio, la programmazione 14-20 va ben oltre e sposta l’asticella molto in alto”.

“Infatti -spiega- grazie al grande progetto ‘Calabria 100 Mbps’, 350.000, i cittadini calabresi che vivono nei principali centri abitati della regione potranno navigare ad oltre 100 Mbps. Il progetto riguarda anche le imprese presenti nelle grandi aree industriali e in quelle a maggiore densità imprenditoriale. Dal momento che l’uso e il consumo della connettività web oggi è ormai slegato da luoghi fissi e di lavoro e occupa lo spazio pubblico e della socialità, l’amministrazione regionale ha deciso di promuovere l’installazione di apparati wi-fi per accesso gratuito ad internet nelle piazze, nelle biblioteche e negli edifici pubblici delle grandi città e delle località turistiche”.

“La Regione Calabria ha, inoltre, deciso -ricorda Praticò- di puntare sulla qualificazione della sua offerta di servizi digitali attraverso la elaborazione e il rilascio di una serie di piattaforme abilitanti che consentiranno ai cittadini calabresi di accedere a nuove opportunità. A cominciare dal Fascicolo Sanitario Elettronico, un’innovazione capace sia di migliorare il percorso di cura del paziente, semplificandone di molto i passaggi burocratici, sia di agevolare il lavoro dei medici che potranno accedere con facilità alla storia clinica del paziente e tenere sotto controllo in ogni momento gli interventi realizzati”.

“Non solo salute -avverte- ma anche impresa e sviluppo: la Regione Calabria si doterà di una piattaforma per la gestione di avvisi e voucher, che consentirà di snellire le procedure necessarie per attivare e gestire ciascun avviso di finanziamento, riducendo tempi e costi amministrativi sia per i beneficiari delle risorse che per l’amministrazione, garantendo al contempo un più tempestivo e accurato monitoraggio delle iniziative. La piattaforma permetterà l’intera gestione del processo amministrativo sul web, dalla fase di registrazione a quella di compilazione e inoltro della domanda, per finire con la sottoscrizione sempre in digitale della convenzione”.

“L’applicativo -sottolinea- consentirà alle imprese di risparmiare tempo e denaro e permetterà all’amministrazione di velocizzare i tempi di gestione delle pratiche e, quindi, l’erogazione dei finanziamenti. Questo strumento consentirà alla Regione di monitorare con costanza gli interventi realizzati e raccogliere informazioni utili all’attività di programmazione degli interventi futuri”.

“Alle infrastrutture e ai servizi innovativi -chiarisce- si aggiungono le azioni pensate per favorire la trasparenza e il monitoraggio, a cominciare dalla pubblicazione dei dati in formato open data e open linked data riguardanti il territorio e i catasti digitali. L’obiettivo è quello di sostanziare un rapporto di piena apertura tra PA e cittadini, applicando una visione tesa alla openness e fatta di politiche attive orientate al confronto pubblico e al controllo civico in modo da contribuire realmente alla costruzione di una società aperta e inclusiva”.

“Ovviamente gli open data -continua- sono necessari ma non sufficienti se non vengono resi comprensibili e semplici nella visualizzazione, e se non si educa il pubblico alla loro lettura e uso. Proprio per questo la Regione Calabria con il Por 14-20 intende dare avvio ad un programma di diffusione delle competenze digitali e di e-inclusion che riduca il digital divide e aumenti la consapevolezza digitale di cittadini e imprese, promuovendo in questo modo la competitività sia dei lavoratori che delle imprese sul mercato regionale, nazionale ed europeo”.

“Infine, l’Agenda Digitale -annuncia Praticò- si applicherà alla governance interna alla PA con lo scopo prioritario di dematerializzare e digitalizzare i processi amministrativi. Questo comporterà l’adozione di una digital strategy finalizzata alla gestione, classificazione, archiviazione e conservazione nel tempo dei documenti informatici, dall’atto di protocollazione a quello di archiviazione, all’interno di un ciclo completamente digitale”.

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