STRATEGIE

Interoute: i ricavi crescono del 15%, traina il cloud

Nei primi nove mesi il fatturato si è attestato sui 296,7 milioni di euro. In aumento anche la redditività (+23%). E l’operatore spinge sull’ampliamento dei virtual data centre europei

Pubblicato il 07 Nov 2012

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Crescono i ricavi di Interoute. Nei primi 9 mesi del 2012 l’operatore ha registrato un aumento dei ricavi pari al 15% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e arrivando a 296.7 milioni di euro. “Una crescita – spiega l’azienda – alimentata dall’aumento della domanda per servizi di rete privata a livello panaeuropeo e per Unified Computing basato su cloud”. L’Ebitda è salito a 52.8 milioni di euro nel corso dei primi nove mesi del 2012; un aumento del 23% rispetto allo stesso periodo nel 2011.

Interoute sta inoltre ampliando il numero dei suoi data centre in Europa per soddisfare l’aumento della richiesta per servizi cloud. Nel terzo trimestre 2012 la società ha esteso il Virtual Data Centre nella sua sede di Berlino e programmato il lancio della innovativa soluzione per quella di Parigi nel quarto trimestre. All’inizio di quest’anno, inoltre, la società è stata scelta dal Governo britannico come provider IaaS (Infrastructure as a Service) per il G-Cloud nazionale. Il Virtual Data Centre di Interoute permette alle aziende di configuare servizi di cloud computing dinamici e scalabili, che consentono ai clienti di dotarsi di nuove risorse di elaborazione in pochi minuti e di accedere alla selezione da da ogni Data Centre abilitato per Vdc tra Amsterdam, Berlino, Ginevra e Londra.

Interoute sta inoltre investendo in un nuovo Data Centre a Gand, in Belgio, che sarà pienamente operativo nel gennaio 2013. La maggiore sicurezza in questa struttura è caratterizzata dall’accesso biometrico mediante impronte digitali, da sorveglianza da remote 24/7 gestita dal Data Centre di Amsterdam, e da telecamere di monitoraggio ad alta definizione all’interno dell’edificio e fuori. Il Data Centre ha le certificazioni Iso-2007 e Pci, e anche un livello di classificazione green pari a 1.4 di Power Effectiveness (Pue).

“Possedere e gestire la più grande infrastruttura di cloud privato in Europa significa che siamo perfettamente posizionati per aiutare le aziende a sfruttare i vantaggi dei servizi innovativi di connettività, comunicazione e di cloud computing – commenta il ceo Gareth Williams – In sostanza, abbiamo unito la nostra piattaforma ancora di dimensioni ineguagliate in Europa con l’agilità operativa che deriva un’offerta di servizi sempre più virtualizzata”.

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