Interrogazione di Gentiloni: “Chiarire attività svolta”

Paolo Gentiloni chiede ai ministri Scajola e Tremonti chiarimenti sulla “mancata attività del Consiglio superiore delle Comunicazioni”

Pubblicato il 19 Giu 2009

Paolo Gentiloni, responsabile Comunicazione del Pd, ha presentato
un’interrogazione scritta al ministro dello Sviluppo Economico
Claudio Scajola e al Ministro dell’Economia Giulio Tremonti.
Oggetto della richiesta è sapere se è vero che il Consiglio
Superiore delle Comunicazioni non si sia mai più riunito a partire
dal maggio 2008, o se qualora ciò non fosse, quante volte sia
stato riunito e con quali argomenti all’ordine del giorno.

Se l'ipotesi avanzata dall'ex ministro delle Comunicazioni
fosse vera, infatti, significherebbe che da oltre un anno, ossia
praticamente dall’insediamento del nuovo Governo, il Consiglio
Superiore delle comunicazioni non abbia tenuto più alcuna
riunione, determinando perciò uno spreco di competenze e risorse
pubbliche “con evidenti ricadute in termini di responsabilità
contabile ed amministrativa”, ha sottolineato Gentiloni che
chiede anche quali ne siano le ragioni e come mai non si sia
ritenuto di coinvolgerlo nei passaggi più rilevanti
dell’attività del Ministero in quest’ultimo anno, visto che il
Consiglio è “tributario di pareri obbligatori, ancorché non
vincolanti”.

Gentiloni ha anche hiesto ai due ministri di rendere noto su quali
materie sia stato eventualmente chiesto parere al Consiglio e di
quantificare le spese sostenute, da maggio 2008 a maggio 2009 per
assicurarne il funzionamento e retribuire il personale addetto.

Altra domanda dell'interrogazione è quella sulla mancata
attività, cioè se i ministri Scajola e Tremonti non ritengano che
la mancata attività del Consiglio costituisca una violazione dei
principi di buona amministrazione e di corretto utilizzo delle
risorse pubbliche, “avendo determinato un ingiustificato spreco
sia sotto il profilo squisitamente economico-finanziario, sia sotto
il profilo del più efficace ed efficiente impiego delle unità di
personale dipendente preposte al funzionamento dell’Organo” .
Ultimo questito poi è se intendano assicurare l’immediata
ripresa di funzioni ed operatività del Consiglio, “restituendo
l’Organismo al ruolo ed al circuito decisionale che gli è
proprio, di massimo organo consultivo del Ministro competente”.

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