PIANO STRATEGICO 2024-2027

Intred rilancia sugli investimenti: parte la sfida data center



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Il ceo Peli: “Operare in un segmento ad alto tasso di sviluppo e a forte generazione di cassa, come quello delle Tlc, fornisce una grande possibilità di riallocazione del capitale in eccesso in aree di business attigue ad alto tasso di ritorno, come i data center, ad oggi un mercato in forte espansione e riservato per lo più a player internazionali”

Pubblicato il 24 set 2024



Peli Intred

Punta sullo sviluppo nel campo dei data center il nuovo piano strategico 2024-2027 di Intred, approvato dal Consiglio d’amministrazione dell’operatore Tlc insieme alla relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2024.

Il piano strategico 2024-2027

Secondo le previsioni dell’azienda il piano punta a una “significativa crescita dei risultati” nell’arco del quadriennio e a “un marcato supporto a un forte sviluppo negli anni seguenti”, con l’ebitda in crescita in doppia cifra e una generazione di cassa “molto marcata” a partire dal 2026.

L’azienda prevede 80 milioni di euro di investimenti nel periodo 2024-2027, dei quali circa 13 serviranno per la realizzazione del data center di Brescia.

Investimenti mirati e focus sulla crescita

“Il Piano Strategico 2024-2027, presentato oggi al mercato, ben rappresenta l’approccio imprenditoriale di Intred basato su investimenti infrastrutturali mirati e focus sulla crescita, la migliore garanzia per lo sviluppo sostenibile di lungo termine – spiega Daniele Peli, cofounder e amministratore delegato di Intred – In particolare, chiarisce come l’operare in un segmento ad alto tasso di sviluppo e a forte generazione di cassa, come quello delle Tlc, fornisca una grande possibilità di riallocazione del capitale in eccesso in aree di business attigue ad alto tasso di ritorno, come i data center, ad oggi un mercato in forte espansione e riservato per lo più a player internazionali”.

Questo piano strategico si caratterizza non solo per il significativo tasso di crescita della marginalità, ma anche per il fatto che pone le basi per gli anni seguenti – prosegue Peli – Siamo perciò orgogliosi del percorso delineato in questo Piano, base per una crescita sostenibile nel medio e nel lungo termine. Concludo sottolineando la soddisfazione dei risultati ottenuti nella semestrale 2024 che evidenziano una realtà solida e in crescita, creando un importante supporto per lo sviluppo del Piano Industriale oggi approvato”.

Lo sviluppo nei data center

La strategia messa a punto da Intred prevede di utilizzare la cassa prodotta dal business tradizionale nell’area dei data center: “Si tratta di un business a forte tasso di crescita attesa nel nostro Paese, soprattutto nella Regione Lombardia – spiega l’azienda in una nota – Intred non è un attore nuovo nel settore: vanta infatti due data center di proprietà ed un know-how pluriennale di gestione operativa”. L’obiettivo dell’azienda è a questo punto di interconnettere i data center con la rete in fibra ottica di proprietà “tramite un approccio focalizzato sull’infrastruttura tecnologica e non sulla proprietà immobiliare”.

Gli investimenti connessi alla realizzazione delle infrastrutture legate ai Bandi Scuole, spiega ancora Intred, sono destinati a ridursi fortemente a partire dal 2025 e ad azzerarsi nel 2027, consentendo di utilizzare dal 2025 l’eccedenza dell’Ebitda prodotto per lo sviluppo del data center di Brescia.

I target finanziari al 2027

Per l’esercizio in corso Intred prevede un valore dalla produzione tra i 56 e i 58 milioni di euro, con un Ebitda margin compreso tra il 42% e il 44%. I target finanziari al 2027 prevedono una crescita del valore della produzione high single digit nel corso del Piano per giungere ad un valore compreso tra i 67 e i 73 milioni di euro nel 2027, con il contributo dei data center che sarà visibile a partire dal 2028.

Il contributo da parte dell’area data center è atteso quasi nullo in quell’anno, mentre sarà visibile a partire dal 2028. “La crescita della profittabilità unita al calo degli investimenti a partire dal 2026 dovrebbe consentire una marcata generazione di cassa proprio da quell’anno – spiega l’azienda – L’indebitamento netto dovrebbe evidenziare un picco nel 2025, in concomitanza con gli investimenti connessi ai Data Center, per poi ridursi decisamente a partire dall’anno seguente. Assumendo una politica di dividendi coerente con quella degli ultimi esercizi, la posizione finanziaria netta dovrebbe indirizzarsi verso l’azzeramento nel 2028”.

I conti semestrali

Nei primi sei mesi del 2024 il valore della produzione si attesta a 26,3 milioni di euro, con un +6,4% rispetto allo stesso periodo del 2023 e i ricavi a 25,9 milioni di euro (+5,6% rispetto al perido gennaio-giugno dell’anno precedente, quando ammontavano a 24,5 milioni).

I ricavi cumulati al 30 giugno 2024, comprensivi della controllata Connecting Italia acquisita il 3 aprile 2024 ammontano a 27,5 milioni di euro (+12,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente).

L’incremento di fatturato – spiega la società – è stato sostenuto principalmente dalle vendite di connessioni in fibra ottica, in aumento del 13,3% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno”.

La rete infrastrutturale

La rete in fibra ottica di proprietà è passata dagli 11.700 Km del 31 dicembre 2023 ai quasi 13mila Km del 30 giugno 2024, con una crescita del 10,1%. Gli investimenti del primo semestre 2024 sono stati pari a 18,7 milioni rispetto ai 16,4 milioni del primo semestre 2023, “concentrati principalmente sullo sviluppo della rete di backhauling e di accesso in fibra ottica nella modalità Ftth – si legge in una nota – sul territorio della Lombardia”.

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